La rubrica “a tavola nel tempo” di Honest Cooking sta quasi completando il suo viaggio. Questa volta siamo stati catapultati nel 1900 e abbiamo cenato in compagnia di Luigi Pirandello
Scritto da Marina Birri
Siamo giunti quasi alla fine del nostro viaggio virtual gastronomico e ho deciso di dividere il 1900 in due parti. Leggendo un menu’ dei primi anni di questo secolo, salta subito all’occhio che l’epoca dell’italiano come grande mangiatore di pastasciutta è ancora lontana; si dovranno aspettare gli anni ’50.
I nostri nonni ( per chi come me è vicino ai 60), mangiavano al mattino pane burro, latte e caffe’, i poveri al posto del caffè bevevano una miscela fatta con un composto di ceci e orzo bruciato chiamata ” cicoria”
A pranzo spaghettini al burro e maccaroni al basilico, anche se il consumo della pasta era legato ad alcune zone geografiche (Napoli e Sicilia). Di regola si consumavano minestre e zuppe, sia a pranzo che a cena, brodo di ossa, zuppa di verdure, polenta, pasta e fagioli con cavoli, stracciatella in brodo, riso e patate; a cena si aggiungeva una frittata e un piatto di insalata.
Per i ricchi il discorso era diverso soprattutto relativamente alla carne; si potevano permettere il filetto, cacciagione e arrosti, pesce, salami e formaggi. Il ceto meno abbiente con un occhio al portafoglio acquistava il “cuore di maiale”, una corata composta da polmone, cuore, fegato e milza (la nostra coratella romana)
E che dire del sangue di maiale per insaporire il pollo? Per dessert si usava la frutta di stagione, uva fichi e castagne e per il pranzo della domenica: la torta
Eccoci a casa di Luigi Pirandello a Roma, in via Bosio nel quartiere Nomentano dove festeggeremo il successo ottenuto dal “Fu Mattia Pascal”

Quello che ci colpisce immediatamente sono due librerie a vetrine di stile fiorentino, una biblioteca che presenta più di 2000 volumi (meraviglia per i miei occhi, giacche’ sono un’appassionata di lettura)
Ha inizio la cena con una zuppa di farro seguita da un polpettone di carne mista e bracioline di manzo al finocchio, fagiolini al burro e insalata, concludiamo con frutta,gelato e torta soave.
Una cena che si avvicina decisamente ai nostri gusti. Esco nella magica notte romana e mi avvio guardando il cielo stellato nel 2016, al ritorno , nel salotto di casa mia, non manca il mio solito caffè… alla prossima!