Le cooking classes per turisti e non sono un fenomeno in crescita nella capitale: Soussan ci parla di Andrea Consoli e Fabio Bongianni.
Di Soussan Hatami
La diatriba sulla purezza della pasta all’Amatriciana ha riempito recentemente le pagine dei giornali: lo chef più noto della tv, Carlo Cracco, l’ha personalizzata con l’aglio e probabilmente ci sarà un seguito in qualche tribunale, con tanto di carte bollate e avvocati. Anche questo inedito conflitto è il segnale della crescente passione per la cucina e per il cibo made in Italy, ricchissimo di varietà e apprezzato in tutto il mondo. Se l’eresia è stata compiuta da uno chef famoso va detto che l’esigenza, anche da parte della grande massa, di saper proporre i piatti della tradizione italiana, è sempre più ampia: proliferano i corsi da chef o cuoco, generali o riservati a settori particolari, dalla pasta alla pizza, dai dolci alle carni prelibate, al pesce.

A Roma sta crescendo un nuovo fenomeno culinario apprezzato soprattutto dai molti turisti che fanno tappa nella città eterna: è quello delle “cooking classes”, vere e proprie scuole di cucina, con lezioni concentrate in poche ore, per dare la possibilità ai visitatori di tutte le nazionalità di imparare a preparare l’autentico cibo italiano. Uno dei pionieri di questa attività è Andrea Consoli, giovane Chef romano che con perizia e simpatia gestisce classi di 12/15 persone tutti i giorni, esclusa la domenica. Andrea insegna trucchi e ricette nel suo locale, nel cuore della romanità e della cucina romana, a Trastevere. Alle 11 del mattino e, gli allievi si presentano all’appello muniti di passione e volontà: una colazione offerta dalla casa a base di caffè e leccornie dolci, preparate dallo stesso Andrea, e via all’attività rigorosamente pianificata. Gli aspiranti cuochi vengono via via seguiti ed istruiti dallo Chef sui ruoli e sui vari compiti da svolgere nell’ambito delle più diverse preparazioni: i sughi, i secondi e non ultimi i dolci e la pasta fatta in casa. Un’altra sfumatura interessante del lavoro di Andrea sono i corsi di cucina per studenti universitari che svolge quasi tutti i pomeriggi.


Mi raccontava lo chef Andrea che il suo amore per il cibo nasce nelle cucine del ristorante di famiglia dove ha iniziato la sua carriera di cuoco, per poi perfezionarla lavorando come chef in diversi paesi come l’Australia e gli Stati Uniti. Proprio le esperienze all’estero gli hanno permesso di intercettare e conoscere gusti diversi, ma nello stesso tempo di comprendere quanto la creatività in cucina sia un’aspirazione universale. Tornato in patria ha deciso di iniziare quest’attivita’ quasi per caso su suggerimento di una cliente del ristorante di famiglia dove era tornato, e oggi può dirsi soddisfatto e realizzato per il feedback che riceve ogni giorno dai turisti aspiranti cuochi: il riscontro è immediato. Una volta ultimata la preparazione di un menù completo, con quattro portate, nella scuola di Andrea ci si siede tutti intorno ad un lungo tavolo di legno e si degusta il pasto appena finito di cucinare, bevendo un buon vino locale e condividendo un momento di dialogo e di allegria. Ognuno porta con sé le ore di lezione, la bella mangiata in compagnia di nuovi amici e soprattutto la possibilità di fare bella figura a casa propria con la preparazione di un’ amatriciana o una gricia, di un brasato al barolo o l’abbacchio scottadito: le ricette che tutto il mondo ci invidia da sempre.

Un’altra versione delle cooking classes e quella dello Chef Fabio Bongianni che insoddisfatto degli studi di giurisprudenza ha deciso di seguire la sua passione aprendo una nota Steak house a Roma e succesivamente un ristorante nei pressi di fontana di Trevi, il “Thats amore” da dove ha iniziato ad impartire lezioni di cucina. Per lui la trasformazione della materia prima in piatti gustosi è sempre emozionante e si dedica così tanto al suo lavoro che oggi Fabio è arrivato a gestire 4 diverse location suggestive nel centro storico di Roma e una nelle campagne a nord della capitale, uno staff di 10 chef che insieme a lui insegnano i segreti della cucina Italiana ai numerosi avventori internazionali.
Fabio dimostra che passione, innovazione, creatività e business possono coniugarsi con la professionalità dell’operatore e il rispetto e la cura del cliente: solo così la soddisfazione di entrambi è garantita. Mi spiegava, Fabio, che spesso nel nostro paese si commette un errore di fondo: “il turista” è visto come il “pollo da spennare” mentre invece-e ci tiene a sottolinearlo- per lui è un’ opportunità, un bene prezioso da salvaguardare. Andrea e Fabio, modelli diversi di cooking classes ma lo stesso amore per il cibo, la cucina, il lavoro. E’ stato stimolante per me vedere come due professionisti di questo settore, sempre più in evoluzione, abbiano conservato dopo migliaia di allievi-adulti lo stesso rispetto, la stesso entusiasmo e una dedizione infinita per il vero tesoro della nostra tradizione: l’autentica cucina italiana.