A spasso per New York tra una polpetta e un popover

Seguite Manuela nel suo dettagliatissimo itineriario gastronomico a New York: consigli preziosi, solo per i lettori di HonestCooking.it.
Manuela Brivio

Penso a New York e subito vengo assalita da un carico di nostalgia che solo chi ha mozzicato la Grande Mela può capire. E quindi mi ritrovo a scorrere le foto, i biglietti e gli scontrini raccolti un pò qua e un pò là e a far fronte al magone crescente raccontando per immagini alcune delle esperienze culinarie-gastronomiche che ho vissuto nella mela mozzicata.

Se qualcuno mi chiedesse: “Ma cosa si mangia a New York?”, la risposta sarebbe : ”Di tutto!”
Si trova davvero qualsiasi tipo di cucina e si passa dal food più sano e salutista alle porcherie che l’immaginazione di un povero tapino italiano, cresciuto a dieta mediterranea, non arriva a concepire. Nemmeno durante gli incubi più terrificanti generati dall’abbuffata del pranzo di natale.

Durante il mio girovagare mi sono spesso affidata alla Zagat una guida molto diffusa negli Stati Uniti e che a New York trovate un pò ovunque. Ve la consiglio, è ben fatta ed è comodissima da consultare perchè divide i locali per quartieri e per tipo di cucina: ci trovi il locale di lusso che ti serve un mutuo per pagare il conto, e il locale che ti ricorda i telefilm visti e rivisti in TV, dove puoi fermarti per il breakfast o il brunch. Consigliatissima!

Ora ditemi, siete tra i fortunelli che passeranno qualche giorno a New York nelle prossime settimane o nei prossimi mesi? Ecco qualche consiglio!

Popover Cafè
551 Amsterdam Ave. (bet. 86th & 87th Sts.) Manhattan, New York http://www.popovercafe.com

La caratteristica del locale sta tutta nel nome: ogni piatto viene accompagnato da un popover, ricetta che mi ripropongo di raccontarvi a breve e in cui mi ero imbattuta per puro caso diverso tempo fa, ben prima di scoprire l’esistenza di questo posto. Secondo voi, messo piede in terra newyorkese, potevo esimermi del fare visita al popover nel suo habitat naturale? Certo che no!
Nota a piè di pagina 1: i popover che servono sono enormi e vengono accompagnati da uno spettacolare burro alla fragola che va assolutamente replicato in versione home-made
Nota a piè di pagina 2: non ho resistito alla tentazione e mi sono comprata la teglia da popover. Troppo larga per passare nel mio stupidissimo finto forno che in realtà è un microonde è stata affidata alle sapienti mani del signor-taglia-ferro che l’ha limata il giusto. Come si dice su twitter #soncose

The Meatball Shop
84 Stanton Street, New York www.themeatballshop.com

Se siete a New York e vi coglie un irrefrenabile desiderio di polpette, questo è il posto giusto. Entrate e dopo aver guadagnato un tavolo una ragazza simpatica assai vi da in mano il menù e vi spiega come usarlo. Il menù è plastificato e su ogni tavolo ci sono i pennarelli: leggi, scegli e metti le crocette su cosa vuoi. Quale carne preferisci? Con quale condimento? Vuoi un contorno? Gli spinaci li preferisci sotto le polpette o a parte? MITICI! Se poi volete un dolce potete comporre il vostro biscotto gelato preferito. E che ci vorrà mai? Scegli il biscotto, il gusto di gelato che vuoi piazzarci in mezzo e voilà, il gioco è fatto.

Carnegie Deli
854 Seventh Avenue, at 55th Street, New York

Fondato nel 1937, questo locale è una specie di istituzione ed è conosciuto a livello mondo per il pastrami. Ho cercato “pastrami” sul www e ho trovato questa descrizione che secondo me calza a pennello: “un panino farcito all’inverosimile con deliziosa carne di manzo”. Si tratta di carne di manzo messa in salamoia e parzialmente essiccata, e poi ricoperta di numerose spezie ed aromi come aglio, coriandolo, pepe nero, paprika, chiodi di garofano, pepe della Jamaica e semi di senape. La carne viene affumicata e cotta al vapore e poi tagliata in fette sottili utilizzate per imbottire un gustosissimo panino che sfida le leggi della gravità per quanto si sviluppa in altezza.
Nel caso, ricordate che una porzione di pastrami servita qui sfama tranquillamente due terrestri.
Nota e piè di pagina: propongono anche degli hamburger di tacchino. Quando l’ho visto volevo morire, dopo che l’ho assaggiato sapevo per certo che sarei morta contenta

Sarabeth’s
423 Amsterdam Avenue (80th Street) New York www.sarabethswest.com

Ecco un locale perfetto per gustarsi una “colazione all’americana” o un brunch di quelli seri. Noi ci siamo passati per il breakfast e abbiamo ordinato i “Buttermilk Pancakes with Fresh Strawberries” e un succo di frutta home-made (sul menù era battezzato il “Four Flower Juice: a special blend of orange, fresh pineapple, banan and pomegranate juice“). Con questa roba qui siamo arrivati fino a cena

Good enough to eat

483 Amsterdam Av (at 83rd Street) New York http://www.goodenoughtoeat.com

Ci abbiamo cenato una sera ed è stato delizioso. Locale e cucina di quelle che “riscaldano e sanno di casa” anche se casa sta dall’altra parte del mondo. Abbiamo gustato (cito dal loro menù) il “MEATLOAF DINNER, served with a side of gravy, mashed potatoes, and peas & carrots with fresh dill butter ” Slurp!

Gray’s Papaya
2090 Broadway New York

Pare sia il miglior hot-dog della Grande Mela. Non ho pietre di paragone, buono era buono!

E adesso qualche indirizzo per fare la spesa o spizzicare qualcosa di buono tra il pranzo e la cena

Magnolia Bakery
401 Bleecker St, New York http://www.magnoliabakery.com

I migliori cupcakes che abbia mai mangiato.
Li avevo provati qui da noi e avevo deciso che non erano roba per me. Li ho provati a New York e ho scoperto che eravamo fatti l’uno per l’altro. Cupcake I love you!
Nota a piè di pagina: la goduria della crema burrosa che viene utilizzata per decorarli è inspiegabile e va al di là dell’umana immaginazione. A breve tenterò la produzione casalinga e giuro che davanti alla ricetta non dirò: “Ma è proprio necessario tutto questo burro?”

Eileen’s Special Cheesecake
17 Cleveland Place, New York, 10012 NY http://www.eileenscheesecake.com/

Volevo assaggiare una cheesecake degna della top ten delle cheesecake newyorkesi. Ho sperimentato questa, buona il giusto per chiedere il bis, cara quanto basta per essere a New York

Eataly

200 Fifth ave, New York, NY

Qui apriamo una parentesi tutta tricolore. Nel bel mezzo di Manhattan, all’incrocio tra la Broadway e la Quinta Strada c’è Eataly, un concentrato di Italia che rende fieri ed orgogliosi di essere italiani. All’interno dello store, tolti i prodotti a brevissima scadenza (latte, uova, e robe così) non c’è un prodotto uno che non sia italiano e che non sia presente sugli scaffali di casa nostra. Vedi i newyorkesi con la passata Mutti e i fusilli di Gragnano che si interrogano sui tempi di cottura e sulla modalità di preparazione. Non c’è niente che non sia come deve essere, niente che strizzi l’occhio all’acquirente americano per “farlo sentire a proprio agio”. C’è invece il gusto di essere fieri di una tradizione e di una cultura straordinari e la volontà di farli conoscere per quelli che sono. Bravi!

Mercato ortofrutticolo di Union Square

Union Square, East 17th St e Broadway

Bellissimo mercato di frutta e verdura, ma non solo, che raccoglie la produzione dei coltivatori diretti; qui le cooperative agricole non sono permesse, c’è spazio solo per i contadini con le loro patate, le loro carote, le loro uova e così via.
E’ aperto lunedì, mercoledì,venerdì e sabato, dalle 8 alle 18, se passate da quelle parti…

Ecco, direi che l’operazione nostalgia può dirsi conclusa. Io sto ancora soffrendo della sindrome “fateme-turnà” e questa non è una novità. C’è mica qualcuno che vuole unirsi alla prossima carovana in partenza?

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