Tradizione e rivisitazione in questo primo di Micol: oggi si mangiano agnolotti alle carote!
Di Micol Cerruti
Dovete sapere che, per NOI PIEMONTESI, l’agnolotto è prima di tutto una questione di “memoria”.
Il suo sapore caldo, ricco e prezioso, è lo stesso che ogni piemontese ricorda di aver sentito da piccolo, nella cucina della nonna in campagna, ogni Natale, Pasqua, festa del paese, insomma ogni volta che c’era qualcosa da festeggiare … Non esistevano stagioni per l’agnolotto. Non era concepibile un giorno di festa senza agnolotti in tavola. Bellissimo il ricordo a cui spesso mi aggrappo quando mi viene un po’ di nostalgia di casa: tutta la famiglia riunita e loro, gli agnolotti, allineati sul tavolo in attesa di essere buttati nella pentola (che sobbolliva magari da ore sulla stufa a legna) con l’acqua salata.
Erano bellissimi anche i giorni che precedevano la festa, giorni carichi di tensione; nonna e mamma lavoravano alacremente a 4 mani per 2 o 3 giorni di fila, un antico rito che io, piccola all’epoca, osservavo con stupore e meraviglia. Mi piaceva un sacco assistere a tutti i preparativi: dalla cottura dell’arrosto all’agnolotto fatto e finito….ogni movimento,ogni gesto era fatto per creare una magia….la magia dell’agnolotto.
Adesso riesco a comprendere quanta soddisfazione può dare realizzare qualcosa partendo dall’inizio. Eccovi quindi i miei “primi” agnolotti, naturalmente rivisitati: ho fatto una pasta fresca un po’ alternativa arricchita da carote e addolcita dal miele e penso che la carne di maiale si sposi a meraviglia con questo tipo di pasta. Il sugo invece è un classico burro e salvia “arricchito” da pancetta croccantissima e patata dolce, che come colore trae in inganno e si camuffa da carota.E per finire il gentile tocco della nocciola!
Enjoy!

- 300 gr di farina 00
- 2 carote
- 2 uova
- 1 cucchiaio di miele millefiori
- 300 gr di lonza di maiale macinata
- 40 gr di nocciole sgusciate
- 40 gr di mandorle pelate
- 1 uovo
- 40 gr di parmigiano grattugiato
- q.b. di zenzero in polvere
- sale e pepe
- uno spicchio di aglio
- q.b. olio extravergine di oliva
- q.b. di vino bianco per sfumare
- 40 gr di nocciole sgusciate e tritate
- 70 gr di pancetta stagionata
- 40 gr di burro
- una patata dolce (gia’ bollita precedentemente)
- q.b salvia fresca
- Pelare le carote.
- Lessarle e poi ridurle in purea.
- Raccogliere la purea ottenuta nel bicchiere del mixer,unire le uova e il miele e frullare.
- Fare la classica fontana con la farina e unire al centro il composto di uova e carote.
- Lavorare energicamente,formare una palla,avvolgerla con pellicola trasparente e farla riposare per circa 30 minuti.
- Ovviamente sarebbe meglio aver fatto un buon arrosto,magari il giorno prima….altrimenti potete fare cosi’:in una pentola mettete due cucchiai di olio e uno spicchio di aglio,fate soffriggere per un minuto.
- Aggiungere il macinato,regolare di sale,pepe e sfumare con del vino bianco; cuocere per circa dieci minuti.
- A cottura ultimata trasferire il macinato in una ciotola e farlo raffreddare .
- Tritare finemente le mandorle e le nocciole.
- Raccoglierle in una ciotola,unire il macinato di lonza,l’uovo,il parmigiano e lo zenzero e amalgamare.
- Sciogliere il burro in una padella e far rosolare la patata dolce (che avrete fatto bollire esattamente come una normale patata a pasta gialla) con qualche foglia di salvia fresca,regolare di sale.
- Unire la pancetta tagliata a cubetti,sfumare leggermente con un goccio di acqua e poi aggiungere le nocciole tritate grossolanamente.
- Mescolare e spegnere.
- Tirare la pasta con il mattarello e ricavarne due sfoglie.
- Distribuire su una di queste noci di ripieno,ben distanziate tra di loro.
- Coprire con l’altra sfoglia,schiacciare leggermente con le dita per sigillare e con un coppapasta dare la forma desiderata.
- Lessare gli agnolotti in abbondante acqua salata per 5-6 minuti;quindi scolare e versare nellla padella con il condimento.
- Mantecare,portare a tavole e….servire….