Presentiamo “Alchimie”, una rubrica in collaborazione con lo Chef Misha Sukyas, del ristorante L’Alchimista di Milano. Una collaborazione, questa, su cui HonestCooking punta molto, non solo online.
Di Giovanna Hoang
Lo abbiamo incontrato per la prima volta al Taste of Milano ed ora abbiamo deciso di creare insieme a lui una rubrica, Alchimie, per mostrarvi il suo modo di vivere la gastronomia e le sorprendenti creazioni che potrete gustare nella sua dimora, L’Alchimista Ristorante.
Perchè alla domanda: “Può la cucina di un ristorante essere tradizionalista, all’avanguardia e irriverente allo stesso tempo?”
Rispondiamo: “Se al comando c’è Misha Sukyas, assolutamente sì!”

Lui è un giovane talentuoso chef dal carattere esplosivo e dall’animo curioso come quello di un bambino, per cui tenere a bada la sua creatività è praticamente impossibile! Non per questo ha tatuato sulla pelle “I used to fly like Peter Pan” .
La sua cucina fa discutere e suscita pareri contrastanti ma, per dire la propria, bisogna andarci e toccare con mano, quindi, andate e mangiate qui:
L’Alchimista Ristorante
Via Carlo Maria Maggi, 6
20121 Milano (MI)
tel. 02 44 49 99 64
Avrete a disposizione un menù à la carte e un menù degustazione che cambiano in continuazione in base alla stagionalità degli ingredienti e alle sue ispirazioni del momento.

Tra i fornelli vedrete all’opera un vero alchimista della cucina impegnato a combinare tra loro diversi ingredienti, tecniche di cottura e di lavorazione per creare ricette inedite e dare nuova forma e sostanza a quelle della tradizione.
Verrete ammaliati con deliziose pietanze dal gusto inimitabile come, per esempio, la “pancia di maiale e moeca al tartufo con bagnacauda al sedano”, una creazione che incanta l’occhio e conquista decisamente il palato.

Un’opera che nasce da una lunga notte insonne dove, al posto di contare le pecore, il nostro chef si è fatto sopraffare dalla sua “ossessione per la culinaria”.
Note mediterranee e orientaleggianti (olio e.v.o., limone, zenzero, lemongrass, cannella e salsa di soia) vanno a insaporire la pancia di maiale cotta a bassa temperatura e sottolio per 13 lunghe ore (dicesi cottura confit, una delle tecniche più antiche per conservare i cibi) per un risultato che si scioglie letteralmente in bocca.
La bagna cauda insegue l’innovazione sposandosi con la clorofilla di sedano e, infine, le moeche cedono alle folli ispirazioni di Misha nutrendosi con una soluzione di latte al tartufo.
“Ciò che le nutre le uccide”.
Cit. Misha Sukyas

Un’avvolgente food experience formata da “leggiadri momenti di astrazione dalla vita moderna, che trasformano il primordiale bisogno di mangiare in puro piacere”.
Più alchimia di così, non si può!