Un vero e proprio Honest Place per il primo post di Ilaria su HonestCooking.it: bab, un take away coreano in centro a Milano.
Di Ilaria Maggi
Più di tutto, nel favoloso mondo del food, mi piacciono le storie. E tutti ne hanno almeno una da raccontare. Soprattutto quando si parla di cucina, piatti, tradizioni, gusto e aromi. Se a questo si unisce il mio sano amore per la cucina asiatica, ecco la prima storia. Parla di una coppia, Jin (si legge come Gin Tonic a detta sua) e Emma, arrivata a Milano ormai più di una decina di anni fa che, dopo esperienze diverse (studi di scenografia alla Pinacoteca di Brera lei, interior design nel suo paese lui) decide di aprire il proprio locale. Piccolo, anzi piccolissimo, in una zona centralissima (Brera) ma un po’ defilata (alla fine di via San Marco con il rischio di passare senza accorgersene) dove proporre una cucina, che mette insieme la loro tradizione e una filosofia di vita votata al benessere e al mangiare sano. L’Asia centra perché loro sono coreani, e coreane sono le specialità che propongono.
Varcata la soglia, il bancone a vista è un vero e proprio laboratorio di kimbab: rotolini simili ai maki giapponesi, composti da riso e alghe in abbinamento a vari ingredienti. Semplici, gustosi, leggeri. Gli ingredienti sono tutti freschissimi: verdure stagionali, pollo, tofu, pesce, uova allevate a terra, carne di provenienza piemontese. Sì, avete capito bene, perché, mi spiegano, la maggior parte delle materie prime sono italiane (anche l’olio è extravergine di oliva), in un ottica diciamo a km0. Ognuno può comporre il proprio set scegliendo tra i vari pezzi che Emma con grande fantasia crea ogni giorno. I miei preferiti restano i bimbab bab – con riso, uova, carote e carne – e i gong – delle specie di palline di riso e alghe. Poi ci sono le zuppe tipiche coreane e l’immancabile the verde. Ma la gentilezza dei due ragazzi, l’atmosfera accogliente e quasi di casa rendono la pausa qui ancora più bella.
Quando avrete finalmente tra le mani il vostro scatolino vi accorgerete che questi due ragazzi non hanno di certo perso la loro vena creativa: il packaging è davvero bello, quel semplice ma curato che piace tanto, persino il logo è azzeccato (ma il significato dovete farvelo spiegare da Jin).
L’arredo poi è delizioso, in legno chiaro, una lavagnetta con annotata una frase che la dice lunga sul loro concetto di mangiare sano ma con gusto – “una malattia che non può essere curata con il cibo, non può essere curata nemmeno con la medicina (Ippocrate) – il tavolo dove siamo appoggiati l’ha fatto Jin con le sue mani mentre le lampade le ha disegnate Emma.
È un take away ma ci si può anche fermare e approfittarne per scambiare due chiacchiere con i proprietari o per sfogliare uno dei libri a disposizione. O magari per un aperitivo, è aperto fino alle 22. Al muro una tavola in legno con appesi i cucchiai che riportano nome e data di chi è già stato e ha già superato le 50 scatole di kimbab… io sono sulla buona strada!
bab
via San Marco 34
Milano
tel. 02 83422356