Birra artigianale e sapori di montagna

E’ estate: andate in montagna e strafogatevi di canederli … Accompagnati, ovviamente, da una buona birra artigianale.
Di Federico Corbelli

Dilemma di ogni estate. Dove andare in vacanza? Mare o montagna?
Se siete tra quelli che preferiscono i paesaggi montani, l’aria fresca e il verde brillante dei pascoli, continuate a leggere. Anche se la vostra fidanzata vi costringerà alle solite vacanze al mare, a sudare sotto il sole e ad ascoltare le grida dei bambini che giocano a palla a pochi metri da voi, potrete rifarvi il palato con queste deliziose ricette da veri montanari.
Sono appena tornato da un paio di giorni in Trentino Alto Adige e, oltre agli splendidi paesaggi, mi sono portato a casa anche qualche idea interessante da riproporre in cucina.


La prima ricetta, imperdibile, è quella per preparare degli ottimi canederli agli spinaci.
Per prima cosa procuratevi alcuni panini vecchi, 100 gr. di spinaci lessati e tritati, un pizzico di grana, 3 uova, sale, pepe, cipolla, 3 cucchiai di farina e olio di semi.
Fate rosolare in una padella, la cipolla tritata insieme al pane tagliato a pezzettini. In una terrina a parte, impastate spinaci cotti (e già tritati), uova, farina, grana, sale e pepe. Aggiungete il soffritto di pane e cipolla. Amalgamate tutto e formate i canederli. Metteteli poi a cuocere in acqua bollente e saltata per 7/8 minuti. Serviteli con burro fuso e grana.

Insieme ai canederli, vi consiglio la Joyce del birrificio Foglie d’Erba. Si tratta di una birra leggera e rinfrescante dal corpo snello e beverino grazie alla miscela di malto d’orzo e frumento non maltato, con nota dolciastra di cereale crudo e acidità data dal coriandolo indiano e frumento. Si sposa bene con i piatti delicati.

Altra ricetta che ho assaggiato e che ho deciso di riproporre una volta tornato a casa sono queste verdure grigliate allo speck.
Vi serviranno due zucchine, mezza melanzana, un peperone, un radicchio, 100 ml di olio d’oliva, pepe, sale, qualche fetta di speck, un paio di cucchiai di pesto, 100 grammi di ricotta ed erba cipollina.
Lavate, pulite e tagliate le zucchine e le melanzane a fettine verticali. Dividete a metà il peperone e, dopo averlo lavato e pulite, dividetelo in quattro parti. Tagliate il radicchio a pezzi, marinate la verdura con il pepe macinato e l’olio. Salate la verdura e fatela grigliare, cuocendola da entrambe le parti. Riempite lo stampo in una terrina con un foglio di plastica trasparente, stendeteci dentro le zucchine grigliate e aggiungete il resto della verdura. Pressate bene il contenuto della terrina e servite insieme alla ricotta aromatizzata, con erba cipollina, fette di speck e pesto.

Se vi va di provare un gusto insolito, insieme a questo piatto, vi consiglio una Weizen Bam del birrificio Jolly Pumpkin. Si tratta di una birra artigianale brassata con due tipi di lieviti, il tradizionale tedesco per le weisse e il lievito di casa Jolly Pumpkin, più aspro e “selvaggio”, che la spinge ai confini del territorio sour ale. La maturazione in botti di rovere, hanno poi fatto il resto, regalando a questa birra una complessità e una “terrosità” inconfondibili. E’ perfetta per piatti dal sapore deciso.

Infine, un dolce. La frittata di mele.
Tutto quello che vi servirà sono: 4 uova, 2 cucchiai di farina, 1 cucchiaino di zucchero, zucchero a velo e due mele.
In una terrina, amalgamate uova, farina, zucchero e fettine sottili di mela. In una padella intanto scaldate un cucchiaio d’olio di semi. Versate metà del composto in padella e girate l’omelette per cuocerla anche dall’altra parte. Infine sminuzzate la frittata e cospargetela di zucchero a velo.

Qui vi consiglio una Taras Boulba del birrificio belga Brasserie de la Senne. Si tratta di una birra brassata per la prima volta da Yvan e Bernard nel 2005; pare che la realizzassero solamente per loro, come birra per dissetarsi alla sera dopo una giornata di lavoro. Impazzirete di fronte alla sua schiuma morbida e cremosa e al suo profumo con note di agrumi. Provate ad assaggiarla prima di mangiare il dolce, e poi subito dopo.

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