Birra, passione e… tanta pazienza!

Un interessante approfondimento sulla birra: dalle origini fino al modo di darle vita.
Di Federico Corbelli

Chi dice birra dice donna. Perché la scoperta di questa bevanda è stata ricondotta a una sperimentazione tutta al femminile. Si pensa, infatti, che sia stata la donna in cucina a creare l’antenato della birra mentre manipolava i cereali.
Nel codice di Hammurabi, la birra avrebbe origine dai Sumeri che utilizzavano il malto d’orzo per ottenere questa preziosa bevanda già 5mila anni fa. Come dargli torto? Del resto nelle fertili vallate del Tigri e dell’Eufrate, culle della civiltà, questo cereale veniva coltivato in abbondanza.
Facciamo un salto in avanti nella storia: se nell’impero romano si predilige il vino, in Spagna, Francia, Britannia e Germania, la birra è senz’altro la bevanda preferita!
Se ci riuscivano già 5 mila anni fa, perché non proviamo anche noi a realizzare la birra in casa? Mettiamoci subito all’opera, ecco cosa occorre:
•5 chilogrammi di malto d’orzo
•30 litri d’acqua (che dopo la bollitura scenderanno a 23)
•70 grammi di luppolo
Ah dimenticavo di dirvi che se avete invitato i vostri amici questa sera, forse dovrete rimandare la serata di degustazione perché fra tutto occorre un mese prima che possiate bere la birra fra fermentazione e imbottigliamento…

Un’altra soluzione, ben più rapida ci sarebbe, ad esempio usare gli estratti di malto già luppolati, (in altre parole i kit della birra) a cui va aggiunta acqua calda e zucchero e far bollire per 5 minuti. Quando il composto si sarà raffreddato, potrete aggiungere i lieviti per la fermentazione. Se pensate che dopo l’imbottigliamento potrete bere la vostra birra, vi sbagliate di grosso! Dovranno sempre trascorrere 30 giorni di maturazione prima di stappare la vostra birra fatta in casa.

Nel frattempo, per placare la sete, che ne dite di ordinare online una confezione da degustazione di birra artigianale da apprezzare con i vostri amici?

Skål!

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