Bistecca di Spada? Meglio di no… grazie!

ConsuMare Giusto ci mette in guardia dalle controindicazioni del consumo di pesce spada.
Di Daniele Tibi
Il pesce spada vive in quasi tutti gli oceani del mondo. Una delle sue caratteristiche è quella di compiere lunghi spostamenti, attraversando le acque di numerosi Stati. Per assicurarne la conservazione è necessario, quindi, una elevata cooperazione internazionale. Alla fine degli anni 90 gli stock dell’Atlantico risultavano seriamente impoveriti e danneggiati dalla pesca eccessiva e mal gestita. Si sono messi in atto allora una serie di azioni che hanno spaziato dalle campagne di sensibilizzazione dei consumatori alla protezione degli habitat. L’insieme di questi sforzi ha realizzato una riduzione fino al 45 percento delle catture e in meno di 10 anni la situazione degli stock atlantici (sia nord sia sud) ritornasse a quella che era all’inizio degli anni ‘90, permettendo così di classificare i pesci spada dell’Atlantico come una buona alternativa e non più come una scelta da evitare. Altrettanto però non si può dire del pesce spada dell’oceano Pacifico  e Indiano: in queste zone si riscontra la mancanza di una corretta gestione dello stock.
Il pesce spada è comunque un pesce da evitare in quanto accumula nel suo organismo -a causa della sua natura di vorace predatore e della sua longevità- molte sostanze inquinanti (mercurio e altri metalli pesanti, diossine, policlorobifenili) presenti in piccole quantità nelle prede. Tali sostanze sono pericolose per la salute e per questo se ne sconsiglia il consumo a donne e bambini di età inferiore ai 12 anni, mentre gli uomini non dovrebbero superare il consumo di una porzione al mese. Inoltre, gli attrezzi da pesca detti palangari di superficie, con i quali vengono maggiormente pescati, causano cospicue catture accidentali di tartarughe marine (specie protetta in ogni parte del mondo) e di uccelli marini (tra i quali ci sono numerose specie protette).
Tre possibili alternative sostenibili sono la lampuga, il tonnetto striato e il tonno alletterato, specie che non arrivano spesso sui banchi della grande distribuzione ma che potrai trovare con meno difficoltà in pescheria. Per una gustosa, sostenibile variante al pesce spada ai ferri, prova i tranci di tonno alletterato ai ferri, sfumati con mezzo bicchiere di vino bianco e qualche oliva nera snocciolata. Scoprirai il piacere di un piatto nostrano, saporito ma soprattutto salutare.

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