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Blanc de Morgex et de La Salle: vini ad alta quota!

Questo weekend vi lasciamo a Carlotta, che vi porta in uno dei vigneti più alti d’Europa: quello dove si coltiva il Blanc de Morgex et de La Salle. Buona bevuta.
Di Carlotta Invrea

In Valdigne, nell’ultimo tratto della Valle d’Aosta, la coltura della vite arriva fino a 1200 m di altitudine: siamo di fronte ai vigneti più alti d’Europa. Tra queste magiche vigne, viene coltivato anche il Blanc de Morgex et de La Salle, le cui origini si perdono nella notte dei tempi.

E’ un vitigno autoctono con particolari caratteristiche di adattamento alla condizioni climatiche di quei luoghi. La sua peculiarità è il fatto di compiere il ciclo vegetativo in un periodo breve, grazie al germogliamento tardivo e ad una precoce maturazione.

I protocolli di vinificazione prevedono l’uso di vasche di fermentazione in acciaio inox, come avviene sempre per l’affinamento dei vini bianchi…

Nel 2007 la Cave du Vin Blanc de Morgex et de la Salle fnda con altre due storiche cantine valdostane (Co-Enfer e la Crotta di Vergneron) e due antiche società di guide alpine (Courmayeur e Cervino) la società consortile “4000 mètres vins altitude” destinata a promuovere l’immagine di spumanti e vini prodotti in alta quota e l’immagine dell’alpinismo e delle guide alpine.

Tra le varie tipologie di vino prodotto dalla Cave (la Selezione Rayon, il Doc tradizionale, l’extra Brut, il Brut Avalanche, il Cuvée Prince ed il Chaudelune vin de glace) il mio preferito è il Blanc La Piagne.

Il vigneto denominato “La Piagne” rappresenta l’unica testimonianza nella Valdigne di un vigneto circondato da muri, tipico della tradizione borgognona e gioiello paesaggistico unico nel panorama viticolo alpino.

Dal colore giallo paglierino, tendente al verde, si contraddistingue per il profumo di erbe alpine e luppolo che si fondono ad una netta sensazione di pietra focaia. Il sapore è molto fresco, con note di mandorla ed un leggero retrogusto di fieno, il finale sostenuto da una bella acidità lascia al palato una sensazione di cedro.

Ottimo come accompagnamento ad un bel piatto di prosciutto di Saint Marcel o di Jamon de Bosses, per non parlare della Toma di Gressoney …

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