
Da Caio, la funky trattoria, a Roma potrete vivere un’esperienza sensoriale e visiva, accompagnati da un piacevole sottofondo musicale.
Scritto da Marina Birri
Non ha ancora compiuto un anno ed è già un cult della ristorazione romana, Caio, la “funky trattoria “ che si trova nel cuore di Roma Nord a due passi da Vigna Stelluti.
Perché “funky trattoria?” E’ stata volontà di uno dei soci, Paolo Muccifora che oltre ad essersi occupato in maniera magistrale dell’estetica del ristorante, ha voluto che la musica fosse colonna sonora del suo locale, l’elemento portante; trattoria perché, anche se da Caio si respira raffinatezza, la semplicità è una componente essenziale.
Ma Caio è molto di più, immerso in un parco spettacolare, è il luogo dove puoi far colazione tra le farfalle, pranzare tra i fiori, cenare sotto le stelle e il pic nic te lo prepara lo chef.
Si avete capito bene , il picnic: nel parco c’è la possibilità di godere di un buffet ricchissimo tutto da gustare, usufruendo dei tavoli bassi e dei cuscini all’ombra degli alberi, con possibilità, per i genitori, di assaporare in tranquillità il loro pranzo in quanto è previsto anche l’intrattenimento per i bimbi.

Caio ti accompagna dalla colazione al pranzo, ti accoglie per un tè con la sua micro pasticceria preparata fresca giornalmente , l’aperitivo è da provare per non parlare della cena a lume di candela in un’atmosfera davvero magica , ma sarete accolti con il garbo che contraddistingue il locale anche per il dopocena; un luogo affascinante che ti accompagnerà dalla 10 del mattino fino a mezzanotte.
Il posto si presta ovviamente ad eventi di ogni tipo ma come dicevamo la musica non manca mai e quindi si potrà assistere a serate in compagnia di jazz band piuttosto che di musica live.
Ma veniamo alla cucina dello chef Roberto Pagoni; Roberto inizia a lavorare nel 1986 presso la pasticceria dello zio d’America, facendo l’inevitabile gavetta passando poi alla pizzeria, alla gastronomia fredda e calda ed infine approdando in cucina. Collabora con lo chef Gianfranco Vissani, che considera il più grande conoscitore di materie prime.
Roberto Pagoni definisce la sua cucina , tranquilla, tradizionale ma nel contempo alleggerita e rivisitata, ma comunque mirata sempre a colpire il gusto del cliente. Ama assolutamente mettere a suo agio la sua brigata perché la riuscita di un piatto deriva dalla collaborazione.
Il suo chef preferito è il mostro sacro Alain Ducasse , leggere è la sua passione; ultimamente il suo piatto preferito e costituito da una stracciata di burrata e tartufo con cacio e pepe.
Ama spesso cambiare il menu e proporre piatti sulla base degli ingredienti freschi che acquista la mattina al mercato.
Il suo motto ? ”Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”. Cucinare è la sua più grande emozione e il suo amore lo trasmette tutto nei piatti che prepara.
Per concludere un occhio alla carta dei vini: una scelta accurata e competente da parte della sommelier Erika Rampini che si occupa della cantina.
Volete vivere un’esperienza sensoriale, visiva, accompagnati da un sottofondo musicale assolutamente pregevole ? Allora in qualsiasi momento della giornata fate un salto da Caio: cortesia, professionalità e una cucina che non dimenticherete!