Giorgia ci racconta di uno Chef giovanissimo e promettente: Manuel Astuto del Parhotel Laurin di Bolzano.
Di Giorgia Tullio
“Spontaneità e passione”: queste sono le due parole che mi sono venute in mente quando ho incontrato per la prima volta Manuel Astuto, giovane chef alla guida del ristorante del Parkhotel Laurin di Bolzano.
Di madre altotesina e padre siciliano, Manuel raccoglie ogni giorno la sfida di armonizzare i sapori mediterranei con la tradizione dell’Alto Adige, creando una cucina raffinata e di qualità che convince proprio tutti, me compresa! Anche il più scettico dei commensali infatti rimarrà stupito dai contrasti con cui Manuel ama giocare: il dolce e il salato, la tradizione e l’innovazione, la cura dei dettagli e la sincerità dei sapori.
Si appassiona alla cucina fin da piccolo, cresce nel settore del catering, diventando chef dell’Hotel Mandelhof di Cornaiano prima e del ristorante Romantik di Bolzano dopo, fino a giungere alla pluripremiata cucina del Laurin. Alla domanda sul cosa si prova nel gestire una cucina così importante, Manuel risponde che per lui è una sfida su due fronti: la prima nei confronti dei suoi numerosi collaboratori, essere per loro un punto di riferimento a soli 27 anni non è cosa da poco; poi nei confronti dei clienti, la continua ricerca di originali ricette è indispensabile per stupire i propri esigenti ospiti. Per le sue creazioni lascia ampio spazio all’ispirazione del momento: ama scegliere personalmente i prodotti da cucinare e basta un profumo per stuzzicarne la fantasia.
Gentile e riservato non lesina mai un sorriso e tra showcooking e lezioni di cucina la sua presenza comincia ad essere una costante negli eventi Food del nord Italia. Tanti successi lo accompagnano ed in attesa che si realizzi il suo grande desiderio, ovvero il riconoscimento di una Stella Michelin, io vi saluto con una testimonianza fotografica del mio piatto preferito di Manuel: Cappelletti di Fagiano con crema di zucca e tartufo nero, meravigliosi!