Una ricetta per ottimi biscotti, ma anche un approfondimento sul Tè Matcha.
Di Micol Cerruti
Cominciamo dal tè, il Matcha, tè in polvere che appartiene al tè verde Giokuro, i più preziosi, curati dai coltivatori giapponesi in modo particolare. Alcune settimane prima della raccolta le piante vengono fasciate con teli, o meglio, con reti di bambù, che lasciano appena filtrare la luce. Questo provoca un aumento della clorofilla. Per il Matcha si procede in seguito a ridurlo in polvere con una mole di pietra. La cerimonia avviene in una stanza spesso affacciata su un giardino, ma le sua finestre sono leggermente schermate, in modo di favorire la concentrazione su un semplice fiore posto in un vaso secondo i precetti dell’ikebana, accanto a un esemplare di calligrafia appeso nella nicchia della stanza, il tokonoma. Quando i partecipanti si sono accomodati, dando la precedenza alla persona più importante, entra il Teishu, cioe’ il Maestro del Te’, che si siede con i piedi rivolti verso l’esterno e, dopo vari convenevoli, comincia a battere la polvere di Matcha con un frullino ricavato da un pezzo di bambù, il chasen, per qualche secondo (trenta ma possono essere di meno o di più, perchè il Teishu guardando la “schiuma di giada liquida” che si forma, stabilisce il tempo esatto). Prima di bere il tè si mangiano i dolcetti di stagione, fatti di fagioli azuki, castagne ecc. Siccome si tratta di un tè battuto, non infuso, e dunque se ne beve anche la polvere sciolta nell’acqua, il contenuto in teina è molto alto. Le tazze sono in genere quelle raku, grandi,e il tè nella tazza riempie appena un dito. Il suo colore è di un particolare verde brillante schiumoso. Fra i convenevoli che gli ospiti si scambiano il principale riguarda la tazza (chawan): si chiede gentilmente chi l’abbia eseguita, si lodano la sua patina e la sua forma, così come ci si complimenta con la calligrafia nel tokonoma, per il fiore o la composizione floreale e così via …
- 300 gr di farina 00
- 200 gr di farina di riso
- 125 ml di olio di semi (o extravergine leggero)
- 125 ml di latte di soia (o riso,ma va benissimo anche quello vaccino)
- 200 gr di zucchero semolato
- 1 cucchiaino di ammoniaca per dolci (o ½ bustina di lievito)
- 1 cucchiaino di sale
- zucchero semolato per ricoprire
- 2 cucchiaini di polvere di te’ Matcha
- Setacciare le farine con la polvere di Matcha e l’ammoniaca.
- Emulsionare olio e latte,aggiungere lo zucchero e il sale e mescolare.
- Unire le farine e impastare rapidamente,l’impasto dovra’ essere simile ad una frolla ma piu’ morbido.
- Farlo riposare in frigo per almeno 30 minuti avvolto da pellicola trasparente.
- Una volta trascorso il tempo, prelevare delle piccole noci di impasto e formare dei cordoncini di 10-15 cm dello spessore di un mignolo e unirli alle due estremita’ formando delle ciambelline.
- Passarle nello zucchero semolato solo da un lato e posizionarle sulla placca rivestita di carta forno.
- Cuocerle a 190 gradi per circa 18-20 minuti.