Contest sulla Migliore Schiacciata alla Fiorentina

Chiara vi racconta un contest tutto dolce a cui ha partecipato. Protagonisti le migliori pasticcerie e alcuni forni di Firenze. 
Di Chiara Freschi 

Ieri sera si è conclusa la diatriba che vedeva tanti cybernauti discutere su facebook, su quale fosse o su come dovesse essere l’ autentica e più buona schiacciata alla fiorentina. Noto dolce fiorentino, tipico del periodo di Carnevale. Premetto che io non sono mai stata una fan sfegatata di questo dolce, quindi alla domanda su “come dove essere?” avrei avuto qualche difficoltà a rispondere. E’ anche vero che di dolci me ne intendo abbastanza, sia perchè ne sono molto golosa, che perchè li cucino spesso. Come tutte le cose nuove quindi, di cui si ha poca conoscenza, mi sono buttata a capofitto nella partecipazione del contest specifico, tenutosi ieri sera, 6 febbraio, all’ Accademia dei Palati in via valdinievole a Firenze. L’organizzatore è stato Maurizio Zanolla, proprietario della stessa che con lo stretto collaboratore, Sabino Berardino ha messo appunto una seria degustazione di schiacciate alla cieca, alla quale hanno partecipato forti conoscitori del dolce. Ognuno dei 25 partecipanti ha portato una schiacciata comprata in una pasticceria o forno noti, tra Firenze e Prato. Rigorosamente non riempita, per sentire meglio la pasta, ricoperta solo di zucchero a velo, senza nessun segno di riconoscimento, come gigli o nomi vari. Le schiacciate sono state poi servite dai bravi organizzatori a serie di 4 pezzettini.

E con la scheda di valutazione davanti si è scatenata la sfida agguerrita a sentire il migliore profumo, a testare la morbidezza/consistenza del dolce ed infine a gustarne bene il sapore, stando attenti a quale aroma, naturale o chimico ci fosse dentro, se fosse stato usato il burro, l’olio o lo strutto (come dice l’ antica ricetta). Abbiamo sentito la scorza d’arancia, il profumo di lievito, la cannella, i chiodi di garofano, la noce moscata, ma anche dei profumi e dei gusti sgradevoli di strutto. Alcune erano sofficissime sia in bocca che al tatto, altre sembravano di 2 giorni prima, altre gommose. Abbiamo visto impasti bianchi, color avorio e anche gialli con un contenuto di uova maggiore. Insomma 25 schiacciate sono state un numero ben rappresentativo per capire le mille varianti di questo dolce, orgoglio dei fiorentini e che mi verrebbe quasi da definire il panettone di Carnevale, per la somiglianza dell’impasto.

I risultati delle nostre schede sono stati spogliati e trascritti sulla lavagna.

Con grande stupore di alcuni per certe pasticcerie ma anche conferme di altri sui nomi più blasonati:

– il vincitore è stato la Pasticceria Querci in Piazza Viesseux con 1935 punti,

– al 2° posto la Pasticceria Nencioni in Via Pietrapiana con 12 punti di stacco, 1923 punti,

– al 3° posto ex-aequo per Pasticceria Giorgio zona Isolotto e Pasticceria Gaetano a Novoli, con 1890 punti,

– al 5° posto la Paticceria Statuto nell’omonima via, portata da me, che con 1820 punti ha riscosso un buon successo dato che non era molto conosciuta,

Da segnalare anche la Pasticceria Nuovo Mondo di Prato centro, arrivata 6°, con 1815 punti. Pasticceria Ruggini con 1765 punti ha conquistato il 7° posto. Complimenti anche a Pasticceria Marisa che con 1743 è arrivata 8°, anche se personalmente è rientrata nei primi 4 posti. Vorrei citare anche la schiacciata della Trattoria Burde che anche se ha preso 1560 punti e si trova al 13° posto, io le ho dato un bel 7 pieno. Grande delusione quella della Pasticceria Mannori che aveva ed ha tuttora la stima di molti addicted della pasticceria, ma con soli 1470 punti è arrivata 16°.

La rinomata Pasticceria Cesare in via Gabriele d’Annunzio ha raggiunto il 20° posto ma per me è stata la peggiore di tutte. Gli ultimi 3 posti se li sono aggiudicati Cosi con 1100, Bianchini con 1030 e Gualtieri con 863 punti e un notevole stacco rispetto alle precedenti.

Un ringraziamento sincero a Maurizio Zanolla, sempre disponibile ad aprire il suo locale a questi eventi di conoscenza e confronto e a Sabino Berardino per tutta la pazienza che ha dimostrato nello starci a sentire, la simpatia e per aver messo appunto delle regole valide.

Nel prossimo post ancora schiacciata alla fiorentina. Stavolta fatta da me! La curiosità era troppa, la gola tanta e per la prima volta mi sono messa in gioco con questa ricetta.

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