Che il nuovo trend milanese sia la pizza? Non lo sappiamo, ma Dry Cocktails & Pizza è un progetto molto originale. A Ilaria è piaciuto molto.
Di Ilaria Maggi
Sull’originalità del progetto nessuno può discutere. E dopo averlo provato viene da dire che nessuno potrà muovere critiche sulla sua qualità. Siamo di nuovo in via Solferino, questa volta al civico 33, dove il gruppetto un po’ eclettico che si è dato il nome di food.different (che già aveva dato i natali a Pisacco) ha dato vita alla sua nuova creatura: Dry Cocktails & Pizza.
Una pizzeria e un cocktail bar insieme? Ma sono impazziti? Basta arrivare di fronte per capire che invece funziona. Funziona per l’atmosfera, funziona per quel bel bancone dietro cui si agita il barman, funziona per quell’affaccio sui cortili della vecchia Milano che tanto ci piacciono. Ma soprattutto funziona perché la pizza è speciale e i cocktail sono da far resuscitare i morti – non a caso il Corpse Reviver è il primo della lista.
Funziona perché hanno scelto di puntare su due giovani, poco più che trentenni, cervelli in fuga che sono stati richiamati all’ordine. E sono tornati, perché per un progetto cosi ne valeva la pena. Dietro il bancone Guglielmo Miriello, barman dalle conoscenze raffinate, di rientro da Shangai; davanti al forno, Simone Lombardi, chef di prima qualità, innamorato della pizza, in arrivo direttamente da Città del Messico.
Nella più perfetta delle tradizioni, solo margherita e marinara – la pasta è soffice, la cottura perfetta – ma qui siamo a Milano e vuoi non dare qualche tocco da chef?
I condimenti arrivano a parte, dal Prosciutto crudo di Parma affinato 24 mesi, al Prosciutto cotto nel forno a legna; i piu arditi possono tentare la Ventresca di Tonno mentre i nostalgici le Olive Taggiasche. Capperi e origano mettono d’accordo tutti.
Ci si siede al grande tavolone all’ingresso, si sorseggia un drink, in quei bicchieri che fanno tanto anni ’30, due chiacchiere con il barman, delicato ma appassionato nel raccontare la storia del cocktail che ti sta servendo, si divide una Focaccia con Vitello Tonnato, pezzo forte della casa, buona da non richiedere descrizioni.
Poi si può decidere di sedersi a un tavolo, ci si puo spostare nella saletta dietro, più raccolta; la commistione dei luoghi resta un leit motiv, senz’altro apprezzato.
Sobrio, ma raffinato con quelle luci che pendono da una barra orizzontale, quel salottino formato da seggiolini monoposto messi in cerchio (opera di un qualche designer di grido), quelle pareti lasciate a grezzo e soprattuto il bancone, fulcro nevralgico del locale, dove sorseggiare un “vintage cocktail” oppure una rivisitazione di un classico, come il Dry Bloody, variazione sul Bloody Mary a base di Vodka, Tio Pepe, emulsione di pomodori freschi e aromi e japanese whisper (devo tornare a provarlo).
Una pizza così a Milano mancava, degna della più verace trattoria napoletana ma racchiusa in una dimensione un po’ chic che si conviene di questi tempi.
Non sarà forse che dopo il trend ormai inflazionato dell’hamburger la nuova era sia proprio quella della pizza?! In ogni caso noi il nostro posto di fiducia lo abbiamo già trovato.
Via Solferino 33, Milano
Aperto tutta la settimana, dalle 19 alle 1
Tel 02 63793414