Un’idea di regalo: un semplice kit per fare la birra in casa. Perché farsi la birra è una soddisfazione.
Di Rossella Di Bidino

Non regalare della birra. Regala direttamente il kit per farla.
Lo faccio con un po’ di timidezza.
Suggerire di regalare un kit per fare la birra in casa potrebbe essere cosa non gradita a tutte. Però io l’ho provato e ne sono uscita indenne. Unica avvertenza per le dolci metà che si apprestano a tale passo è: assistete con calma ed entusiasmo la dolce metà vittima della birra.
Ma oltre ciò, anche in 35 mq di casa e non solo alla Casa Bianca si può fare dell’ottima birra. Meglio se ai 35 mq ci sia anche un angolo cantina ove assistere emozionati al primo gorgliamento. Glu glu..il primo… seduti sui scalini della cantina…un momento veramente speciale che toglie ogni dubbio sul ruolo del piccolo gorgogliatore.
E sì perchè far la birra, anche banalmente col kit, apre un mondo.
Piccole parole che acquisiscono un senso. Fasi semplici che fan capire un processo basato sull’attesa. E’ un po’ come diventare piccoli chimici ed è un po’ come fare la pizza con gli ingredienti già belli pronti in scatola.
Eppure è un’esperienza che consiglio persino come regalo.
Il kit necessario per cominciare consiste in:
– un fermentatore, che andrà pulito e disinfettato;
– soluzioni per la pulizia e la sterilizzazione del fermentatore;
– mosto, già bello che pronto e scelto sulla base del tipo di birra che si vuole ottenere;
– gorgogliatore.
In aggiunta a questo serviranno una pentola capiente ed un’angola di casa ove procedere alla pulizia e sterilizzazione. La doccia va benone. Ed un angolo di casa, come la cucina, ove produrre la birra. Qui raccontavo in tempo reale la mia prima esperienza col kit per la birra.

Poi si tratterà di lasciare al tempo il suo corso. Ed arriverà la fase, forse più tediosa, di imbottigliamento. Però con spirito pacato, un pizzico di allegria, anche l’uso del tappatore a pressione o a colonna (che può diventare un regalo ulteriore in occassione della seconda birra casalinga) si fan leggeri.
Per il nostro primo imbottigliamento c’è stata una bella fase di raccolta indefessa di bottiglie di birra. Ci siamo appoggiati, oltre che sulle birre bevute in casa, anche su un beer shop, che era abituato a donare le bottiglie vuote. Ovviamente poi anche in questa fase della birrificazione 🙂 c’è il momento importante di pulitura e sterilizzazione bottle by bottle.
E ora veniamo all’importante risultato finale.
A noi è sempre risultato in linea con le aspettative. In tre “cotte” solo una bottiglia aveva un sapore non adeguato. In qualche raro caso le bottiglie erano sgasate causa tappatura inadeguata. Ma il tappatore a colonna contiamo abbia risolto il tutto.

La primissima birra di casa … mia
Attenzione solo al fatto che tale regalo di Natale non può essere subito utilizzato a meno che le temperature di casa vostra non lo consentano.
Per reperire un kit per la birra suggerito il fantastico mondo del web con Mr.Malt e oltre o qualche beer shop locale. Casomai affiancare al kit un libro sul tema, come quelli suggeriti dall’affidabilissimo blog Cronache di birra, aiuterà a capire da dove viene il mosto e come progredire oltre il kit.
Nel frattempo, buoni sogni di birra.