E se domani accanto al carciofo comparisse una birra? Bionda, garbata, Pale Ale.
Di Rossella Di Bidino
Anita era lì, accanto a me.
Bionda, giovane, da un anno era arrivata. Con i Leardi accanto non conosceva pudore.
Aveva deciso. Lei era lì, accanto a me e ai carciofi.
Era convinta di potergli tenere testa.
Sarà…la lascia fare.
Eravamo ad una delle serate di #Carciofiamo, a due passi da Piazza del Popolo.
Il salotto de La penna d’oca ad accoglierci.
Non mancava nulla. Gli entreè arrivavano ed i carciofi imperavamo.
Nè intimidita, nè irrequieta.
Anita era lì, accanto a me.
Bionda, inevitabilmente bionda.
Si fa chiamare Anita Blond.
Garbata: 5.8% nulla più.
Pale Ale.
Le parole si fermavano a questo.
Mi accostai a lei.
Da un anno in produzione. Frutto dell’ingegno di tre fratelli, o meglio due fratelli e una sorella. Mariavittoria, Gianni e Marco. Hanno scommesso sulla birra, dato lustro ai nipoti citati in ogni birra. Anita Blond, Sara Weiss, Sofi Dark ed Emma. Ma anche Emmamara e la porter Fatina nera. Tutte lasciate a casa, a Pescara, perché per i carciofi c’era solo lei: Anita Blond.
Nella confusione addentai una polpetta al carciofo.
Dimentica di Anita, la sorseggiai.
Distrattamente.
Subito mi riebbi. Anita ce l’aveva fatta.
Riusciva a pulire la bocca dal sentore di carciofo e ridare vita ai sapori in gioco.
Subito comincia a diffondere il verbo “La birra è ottima con le polpette di carciofo”.
Mariavittoria sorride e ribaditì la validità di Anita Blond.
“Anche con i fritti di carciofo”
Non restò che cercarli.
E per tutta la cena di #Carciofiamo fu Anita Blond.
Senza se e senza ma, col carciofo è la birra l’abbinamento da cercare. Birra Leardi e Carciofiamo m’hanno convinto.