Se il brindisi con una birra al miele a Capodanno si trasforma in pane. Il post più poetico di “E birra sia”.
Di Rossella Di Bidino

Tutto nacque in quel momento.
L’attesa del brindisi della mezzanotte. Un’assaggio di Nardons. Birra al miele con alloro e ginepro in sottofondo.
Ti colpisce.
L’apprezzi ma hai già capii cosa ne volevo fare.
Il mattino dopo, non proprio all’alba, mentre ti rendi conto di essere in un nuovo anno.
365 giorni di fronte a te, i buoni propositi che barcollano dopo l’attesa.
Farina, lievito, spezie e un sorso di quella birra.
Sarà pane e tu lo sai.
Sarà pane veloce, niente lievito madre a distrarti.
Un’accenno d’inverno tra le noci che cogli dalla credenza e quel mezzo cucchiano di spezie da pan d’epice.
Non vuoi nascondere niente.
Semplicemente far scoprire.
Basta poco, quel carattere deciso di miele di castagno e la tua magia può realizzarsi.
Un piccolo gesto.
Mani impastate.
Una tenue attesa, garbata come indifferente.
La lievitazione fa da sè.
E a sera avrai una fetta di pane nuovo, come l’anno.
Se mai il pane ti ha attirato questo è il modo di inaugurare il 2013 in cucina.
Scegli la tua birra al miele, la mia era la Nardons de La Birra di Meni. Birra di Natale che segue il castagno finchè diventa miele.

- 250 gr farina tipo 0
- 50 gr noci tritate grossolanamente
- 7 gr lievito di birra (ma puoi ridurre la quantità, facendo lievitare più a lungo l’impasto)
- 1/2 cucchiaino di spezie per il pan d’epice (cannella, chiodi di garofano, zenzero etc.)
- 100 gr di Birra Nardons
- 25-40 gr di acqua a temperatura ambiente
- un pizzico di sale
- In una ciotola mettere la farina con le noci, il lievito di birra e le spezie.
- Mescolare il tutto con un cucchiaio di legno.
- Unire la birra ed i primi 25 gr di acqua a temperatura ambiente.
- Amalgamare i vari ingredienti con le mani. Se serve ad ottenere un composto omogeneo aggiungere altra acqua.
- Lavorare 5-10 minuti con le mani di modo da ottenere un impasto leggermente morbido e non appiccicoso. Dopo i primi minuti di lavorazione unire il sale e continuare ad impastare su un piano di lavoro leggermente infarinato.
- Porre a lievitare in una ciotola sulle cui pareti si è passato un foglio di carta da cucina leggermente imbevuto d’olio.
- Far passare il tempo necessario al raddoppio dell’impasto. Sono necessarie almeno 2 ore.
- Poi dare all’impasto la forma di un filone e porre, per la seconda lievitazione, su una teglia coperta con carta forno.
- Dopo 1-2 ore, a seconda del procedere della lievitazione, spennallare con un pennello leggermente bagnato d’acqua.
- Cuocere in forno preriscaldato a 250°C.
- Per i primi 5 minuti cuocere a 250°C, poi abbassare la temperatura a 220°C per i restanti 25-30 minuti.
- Servire quando è freddo.
Questo non è un post, ma un forse troppo poetizzato resoconto del mio 1 gennaio 2013.
Così fu.
Per scoprire altri assaggi di La Birra di Meni, c’è un post sulla birra al sambuco o un racconto estivo di un aperitivo con la Comatars.
Per la durata della lievitazione affidarsi alle temperature di casa propria. La temperatura ideale è sui 22°C. Qui da me, in questo anfratto di golosità e sorsate varie, la temperatura è molto più bassa, ma porto pazienza facendo fare al tempo il suo corso. Più basso è il calore, più lunga è la lievitazione.
Il pane risulterà morbido, con crosta tendente allo scrocchiarello senza essere dura.
Sapore di birre, ovviamente. Noci garbate. Ottimo fino ad almeno 24 ore dopo, oltre non mi è dato di sapere avendo finito il pane piuttosto rapidamente.
Buon 2013!