Fairytale Food – L’Île flottante che non c’è

Se si parla di Peter Pan è inevitabile parlare di un’isola: godetevi quella di Fairytale Food, il cibo ispirato al sogno di essere bambini.
Di Sara Tescari e Paolo Arcuno

Île flottante

L’isola di Peter Pan è uno di quei non luoghi in cui, nella nostra vita di adulti, torniamo tutti, forse senza accorgercene, forse non credendoci fino in fondo.

Possiamo assicurarvi che è proprio così, perché l’isolachenoncè è dentro ognuno di noi, la si trova dappertutto e in nessun luogo, in una dimensione incantata e senza età.
La canticchiamo da sempre sulle note di Bennato nelle sere d’estate, quando con una chitarra e due semplici accordi, si intona “seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritti fino al mattino…”

La vediamo quando i nostri occhi si abbandonano alla scoperta, quando durante un viaggio abbassiamo la cartina, spegniamo Google Maps e ci lasciamo guidare solo dallo spirito d’avventura. Sarà quello stesso spirito che ci porterà a scoprire lo scorcio più bello, dietro quell’angolo, che altrimenti non avremmo mai trovato.

La proviamo quando un aereo prende il volo, nell’attimo stesso in cui si stacca da terra, la polvere di fata ci fa avvertire quel vuoto allo stomaco e quell’emozione sempre uguale che, anche se l’abbiamo già provata altre volte, resta una trepidazione a cui non ci abituiamo mai .

“Se chiudete gli occhi e avete fortuna, prima o poi ci capiterà di vedere sospesa nell’oscurità una macchia informe e confusa, graziosamente colorata di un pallido azzurro. Poi serrate più forte le palpebre e la bolla comincerà a prendere forma e il colore diventerà così vivido che, stringendo gli occhi di più, lo vedrete farsi fuoco. Proprio un attimo prima di vedere il fuoco, apparirà la Laguna. Questo sulla terra è il modo migliore per avere un’idea precisa della Laguna. È proprio un momento di paradiso. L’altro momento, se potessimo averne un secondo, vedreste le onde spumeggiare e udreste cantare le Sirene.”

La tocchiamo con mano quando abbandoniamo gli schemi prefissati e rimaniamo a piedi scalzi su di un prato, seduti a terra mangiamo un panino per la strada, camminiamo senza ombrello, rincorriamo un pallone sulla spiaggia o semplicemente ci lasciamo andare ai nostri pensieri dondolati dalla metropolitana o dal treno in movimento.

La gustiamo quando in un boccone ritroviamo il sapore del nostro dolce preferito da bambini, questa la nostra emozione gustando questa Île flottante. Portate alla bocca un cucchiaino, voluttuosa crema inglese che sa ammaliare le bocche più esigenti come il canto delle sirene con i marinai di passaggio davanti baia, unite la meringa per iniziare un viaggio di sapori come trasportati sul vascello dei pirati, lasciatevi poi stupire dal croccante caramello e dalle scaglie di mandorle per spiccare il volo con la polvere di fata.

Ricordiamo sempre che dentro ognuno di noi c’è lo stesso bambino di allora, lo portiamo con noi e che , se di tanto in tanto lo ascoltassimo di più, saremmo sicuramente più leggeri e vivremmo fantastiche avventure anche nella quotidianità!

“Nel preciso istante in cui dubitate di poter volare, perdete per sempre la facoltà di farlo”

 Le avventure di Peter Pan

di J.M.Barrie

Londra 1911

Île flottante

Île flottante
Categoria: Dolci
Autore: Sara Tescari e Paolo Arcuno
Preparazione: 40 mins
Cottura: 10 mins
Complessivo: 50 mins
Porzioni: 6
Ingredienti
  • Per la crema inglese:
  • 250 ml di latte
  • 250 ml di panna
  • 7 tuorli d’uovo
  • 150 gr di zucchero
  • una bacca di vaniglia
  • per la meringa:
  • 100 gr di albumi
  • 50 gr di zucchero
  • per il caramello:
  • 100 gr di zucchero
  • 2 cucchiai di acqua
  • per la decorazione
  • scaglie di mandorla
Preparazione
  1. Scaldate il latte con la panna e la bacca di vaniglia incisa con un coltello
  2. Lavorate in una terrina i tuorli con lo zucchero
  3. Togliete la bacca ed aggiungete a filo il latte con la panna al composto di uova e zucchero
  4. Rimettete il composto nella casseruola e lasciate cuocere per qualche minuto, facendo attenzione a non superare gli 85°
  5. Montate a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale
  6. Incorporate lo zucchero poco alla volta
  7. In una pentola larga e bassa portate al limite del bollore dell’acqua
  8. Con l’aiuto di due cucchiai formate delle quenelles di bianchi a neve e appoggiateli sull’acqua lasciandoli cuocere un minuto per lato
  9. Toglieteli e mette le meringhe soffici su dei fogli di carta assorbente per toglierne l’umidità
  10. Preparate il caramello facendo sciogliere a fuoco basso lo zucchero con l’acqua fino a che non raggiunge un colore bruno non troppo intenso
  11. Saltate le mandorle in una padella calda facendole tostare leggermente
  12. Assemblate in una coppetta il dolce mettendo la meringa soffice su di un letto di crema inglese
  13. Decorate con le mandorle ed il caramello prima di servire
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