Fatti in casa – L’arte della conservazione sotto vetro

“Fatti in casa” è la nuova rubrica di Manuela, che ci introdurrà all’arte della conservazione dei cibi. Vi lasciamo alla prima puntata.
Di Manuela Conti

Ho sempre pensato che certe dispense possedessero la bellezza dell’immortalità: le file di vasi ben riposti, i cartellini scritti meticolosamente, tutto nell’intento di portare con sé un profumo, un istante, l’idea di un giorno, l’eccellenza di un momento.

L’ arte della conservazione, oltre ad assicurare a cibi deperibili una vita più lunga, consente di avere a disposizione colori e profumi di stagione per tutta la durata dell’anno.

Ma di cosa abbiamo realmente bisogno per imparare quest’arte?

Materie prime eccellenti

La scelta delle materie prime, come in ogni ricetta che si rispetti, è il primo passo per ottenere un ottimo risultato.

Scegliete prodotti freschissimi e di stagione, nel periodo della naturale maturazione e conservabilità.

Rispettare i tempi fisiologicici di ciascun vegetale garantisce un alto valore nutritivo e un sapore decisamente più caratteristico.

Gli strumenti

Gli strumenti indispensabili per la preparazione delle conserve di solito sono presenti in ogni cucina ben fornita, non vi sarà necessario quindi fare grossi investimenti per poter cominciare.

Gli strumenti necessari:

  • Un tagliere, preferibilmente in plastica;
  • Un coltello affilato e uno spelucchino per frutta e verdura;
  • Una casseruola larga e profonda, possibilmente in acciaio inossidabile a fondo doppio
  • Pentolini bassi e larghi;
  • Cucchiai, mestoli in legno e schiumarole;
  • Colino, imbuto e setaccio;
  • Barattoli ad imboccatura larga con tappo a vite e vasetti a chiusura ermetica, meglio se di medie dimensioni (250-500 g), questo vi garantirà un consumo più rapido una volta aperta la vostra conserva;
  • Strofinacci.

La sterilizzazione

Fondamentale per le vostre conserve è la sterilizzazione dei contenitori destinati alla lunga conservazione. I vasetti e i barattoli dovranno essere perfettamente puliti.

Mentre per le capsule ermetiche è consigliabile averne sempre di nuove- non acquistatele troppo in anticipo, il sigillante perderà col tempo le sue proprietà- i barattoli possono essere acquistati nuovi o recuperati, in tal caso converrà sterilizzare i vasi con una delle metodologie elencate:

In acqua: avvolgete i vasi in uno strofinaccio pulito, così che col bollore non battano l’uno con l’altro e non si rompano, quindi metteteli in una pentola che riempirete d’acqua fredda fino a ricoprirli (l’acqua deve superare di 5 cm l’imboccatura del vostro contenitore). Portatela a bollore e lasciateli in immersione per circa 20 minuti. Trascorso il tempo indicato, prelevateli con una pinza e metteteli a scolare su un panno asciutto e pulito.

Nel forno: mettete i vostri vasi in forno per 15-20 minuti a 120° C.

In lavastoviglie: lavate i vasi con un programma ad alta temperatura.

Etichettatura

Etichettate gente, etichettate.

Perchè la memoria non sempre fa il suo dovere e se, in preda al sacro fuoco dei fornelli, finite per stipare la dispensa con conserve di ogni tipo e colore, ricordatevi di segnare tutte le informazioni su un’etichetta o un cartellino: nome, data di produzione, data di scadenza.

Le conserve fatte in casa sono un ottimo regalo, etichettare i vasi renderà tutto più semplice e gradito anche per chi riceverà il vostro dono.

Allora che dite, vi ho convinto?

Alla prossima settimana con la prima ricetta!

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