Consigli su cosa cucinare per la Festa della Donna? Ascoltiamo Marco.
Di Marco Di Lorenzi
Giornata dedicata al gentil sesso: l’8 marzo è un tripudio di mimose ed eccitanti feste organizzate per appagare i sensi femminili. I locali si trasformano per l’occasione in sfilate di moda maschile, sexy spogliarelli con musica e luce soffusa per creare un’atmosfera misteriosa. Il menù prevede piatti colorati, con la presenza prevalentemente di pesce e verdure di stagione.

Noi, qui, possiamo iniziare con un aperitivo di benvenuto (o welcome drink) per intrattenere ed accogliere tutti gli ospiti: drink e finger food in piedi sono un binomio vincente per queste tipologie di festività. Ostriche, canapé, crostini al salmone marinato al caffè, bruschette alle verdure, olive all’ascolana o primizie dell’orto pastellate sono finger semplici, gustosi e con un servizio che non necessità di posate o ulteriori piatti per ogni commensale. La cena può proseguire con qualche antipasto di pesce azzurro come un tortino di alici con caponatina di melanzane o un carpaccio di salmone marinato all’arancio, una tartare di spigola con guanciale croccante e curry: piatti leggeri, facilmente digeribili, cromatici, vista la primavera in arrivo, utilizzando petali di fiori eduli come calendula, borragine, erba cipollina ed ortaggi come asparagi, carciofi, fave e piselli.
La pasta secca è più indicata rispetto alla pasta all’uovo perché si abbina meglio alla salsa di mare: un sugo alle vongole e datterini o paccheri all’astice sono primi piatti semplici, veloci, che godono di un grande successo del pubblico femminile in quanto delicati ed armoniosi al palato.
Un secondo piatto potrebbe essere un filetto d’orata, un rombo in crosta di patate o un turbante di spigola ai carciofi (foto) con risotto alle vongole e nocciole. Il dessert può spaziare dalla classica torta “Mimosa” ad una bavarese allo yogurt e fragole, semifreddo al pistacchio di Bronte o parfait all’arancio e Grand Marnier. L’8 marzo la cucina è donna, poche pietanze per una festa all’insegna del puro divertimento: bollicine o birra artigianale per accompagnare i piatti e brindare al valore della donna come risorsa fondamentale sia all’interno di un sano nucleo familiare sia come figura determinata e necessaria per ricostruire il tessuto economico nazionale del lavoro.