Hutrerie Regis: ecco dove mangiare le ostriche a Parigi (e solo quelle).
Di Neonila Siles

Appena tornata da Parigi, corro a segnalarvi una piccola “ostricheria” parigina che per me è diventata ormai una tappa obbligatoria in qualsiasi stagione e qualsiasi sia lo scopo del mio viaggio alla Ville Lumière. Non immaginatevi uno di quei posti glamour, pieni di specchi, vassoi d’argento e mobilio in stile Louis XV, è tutt’altro. In una delle traverse di Boulevard Saint-Germain che porta al mercato del quartiere, c’è una minuscola vetrata con l’insegna che recita “Hutrerie Regis”. Il locale è tutto visibile già dalla strada, 5 piccoli tavolini nell’austera cornice di maioliche bianche: si sta talmente stretti che si finisce per parlare con i vicini di tavolo e l’atmosfera diventa allegra e conviviale.
Nel locale, inutile dirlo, si servono solo le ostriche – minimo una dozzina a testa – che arrivano quotidianamente dal bacino di Marenne-Oléron, famoso per la produzione di ostriche di alta qualità che si affinano nei pozzi di miscela di acqua dolce e salata, chiamati “claires”. Accompagnate da pochi ma ottimi vini della Valle della Loira e della Borgogna, come Sancerre, Pouilly-Fumé, Muscadet, Chablis, sollecitano tutte le papille gustative e valgono da sole il viaggio. Questa volta ero in compagnia di una mia amica che passa tutte le estati in Vandea, la cui cucina, vista la costa Atlantica, è ricca di prodotti di mare, comprese le ostriche. Spaventata dalla dozzina a testa, mi dichiara di continuare a non amare – “ne mangio al massimo una”, – mi dice. Ebbene, con tanto stupore, mio e soprattutto suo, le ingurgita una ad una con tanto di gemiti di apprezzamento. Penso di aver fatto un dono non indifferente a suo marito: da ora in poi potrà gustare le ostriche in dolce compagnia, anche se dovranno essere solo fresche di giornata da Marenne-Oléron.
