I cresc’tajat

I cresc’tajat, o Crescia Tagliata. Una pasta ruvida e porosa grazie alla farina di mais.
Di Dorina Palombi

Certo il nome non è dei migliori, sia da pronunciare che da tenere a mente.
Ma dopo averli provati una volta non potrete più farne a meno.
Il nome appunto. Significa Crescia Tagliata ed è dovuto all’impasto della sfoglia che rimanda per consistenza alla crescia ma che viene sezionato come si fa con i maltagliati.
Una pasta ruvida e porosa grazie alla farina di mais, pronta ad accogliere ogni genere di sugo, soprattutto quelli più rustici.

Vi lascio la ricetta. Il condimento sceglietelo voi tra quelli che più amate.
E fuori può continuare a piovere.

I cresc’tajat.
Categoria: primi piatti
Autore: Dorina Palombi
Ingredienti
  • 300 g di farina 00
  • 100 g di farina di mais
  • 3 uova
  • un pizzico di sale
  • acqua qb
Preparazione
  1. Unite le due farine in una ciotola e, con una frusta, mescolatele fino ad ottenere una farina unica.
  2. Aggiungete il sale e le uova.
  3. Iniziate a impastare con le mani in modo da assorbire più farina possibile.
  4. Aggiungete, poco alla volta, acqua a temperatura ambiente (circa una tazzina da caffè, per intenderci) e continuate a mescolare.
  5. Dovrete ottenere un impasto non appiccicoso e non secco.
  6. Fidatevi del vostro tatto. In caso contrario aggiungete altra farina o acqua a seconda del caso.
  7. Con la macchina per la pasta (o con il mattarello e la spianatoia) stendete la sfoglia e, con un coltello, iniziate a dividere la pasta in rombi.
  8. Nel momento in cui farete cuocere la pasta il tempo di cottura dipenderà dallo spessore della sfoglia (da 8 a 12 minuti circa).
  9. Controllatela sempre ma optate per tenerla al dente.
Note

Se volete un impasto davvero rustico, provate a rapportare le farine 1:1
Personalmente la trovo molto buona ma sarà più consistente.
Se amate la pasta al dente allora è la soluzione che fa per voi.

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