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Honest Cooking

Il Festival delle Sagre Invernali ad Asti

Non solo agnolotti, ma un appuntamento gastronomico da non perdere: il Festival delle Sagre Invernali ad Asti. Al via domani!
Di Alessandra Carracher

Il Festival delle Sagre di Asti, nato per celebrare e condividere piatti e sapori della tradizione contadina Astigiana, è diventato ormai, da quel lontano 1974 che vide la prima edizione, una tradizione in se stesso. Ogni anno, il secondo weekend di settembre, la grande Piazza del Campo di Asti si riempie a dismisura di appassionati che pazientemente si mettono in coda agli stalli delle Pro Loco dei paesi della provincia Astigiana per gustare le tante specialità che ognuno  di questi offre. Appassionati che ormai arrivano ad Asti da ogni dove per partecipare a questa festa della cucina più autentica.

Appassionati, possiamo anche dire, che scalpitano nell’attesa da un appuntamento all’altro ma che dallo scorso anno possono replicare durante cinque weekend tra Febbraio e Marzo in occasione dell’edizione invernale delle Sagre.

Quest’anno il Festival delle Sagre Invernali avrà il via venerdì 22 febbraio e durerà fino a domenica 24 marzo al palazzo dell’Enofila, ex vetreria di fine Ottocento, in corso Felice Cavallotti ad Asti al cui interno per l’occasione si crea un vero e proprio villaggio gastronomico. Si cenerà il venerdì e il sabato, dalle 19 alle 23 e la domenica dalle 12 alle 14.30.

Com’è tradizione alle Sagre il servizio a self service consentirà di scegliere liberamente tra i tanti piatti proposti e cucinati in diretta dalle 32 Pro Loco partecipanti e dai prezzi contenuti: da 1,50 a 7 euro per portata.

E decisamente non saranno solo agnolotti! La ricchezza della cucina Astigiana e Monferrina è testimoniata dalle innumerevoli specialità così locali da variare da paese a paese, riflesso forse anche di un mondo antico in cui spostamenti di soli pochi chilometri rappresentavano un viaggio. Così le  portate tra cui scegliere andranno, solo per fare qualche esempio,  dai tajarin di mais al sugo di coniglio, alle tagliatelle all’uovo con tartufo, agli agnolotti alla moda di Viarigi o a quelli d’asino e ai ravioli con il “plein”, dal sontuoso bollito misto di Moncalvo, alla trippa con cipolle, al ‘gran fritto misto’, dal bunet al cioccolato, ai croccanti di nocciole.

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