Un ricettario multiculturale a cura di Foro Studio per Expo2015, che si chiama Il Giro del Mondo in 129 valige.
Di Valentina Mariani
Expo2015: 4 lettere e 4 numeri che si leggono dappertutto. E a Milano, sotto l’ombra della Madonnina, ognuno dà la propria interpretazione di quale sia il miglior modo per nutrire il pianeta. Tra architetti, designer, aziende, stilisti e master della gastronomia, ognuno dice la sua. Mancava soltanto la voce di qualcuno di davvero importante, che il futuro lo tiene dentro le proprie (piccole) mani. I bambini. Qui e per questo nasce Il giro del mondo in 129 valigie, un progetto che racconta l’Expo con gli occhi dei bambini di una scuola elementare (l’Istituto Manzoni di Parabiago) e i piatti tipici di 129 Paesi (scelti a estrazione) partecipanti all’evento 2015.
L’idea è di Foro Studio, che ha pensato di creare per gli studenti del Manzoni un percorso didattico stravagante. I piatti sono stati infatti ricreati all’interno di 129 valigie, vere e proprie tavole itineranti, e sono andate in mostra. Tutte le fasi del progetto saranno raccontate nel libro in uscita a settembre. Ma attenzione, la pubblicazione raccoglie anche tutte le 129 ricette, divenendo così un vero ricettario multiculturale. Ho fatto qualche domanda proprio a Foro, lo studio di Architettura e Progettazione che ha lanciato l’idea.
Come è nata l’idea di tutto il progetto #129valigie? E quali sono state le soddisfazioni?
L’idea è nata in modo naturale e al tempo stesso inaspettato. Stavamo assistendo ai grossi cambiamenti di Milano, voluti proprio per l’Expo 2015. Ci siamo chiesti come risultassero agli occhi di un bambino e lì ha effettivamente preso vita il progetto. Ma siamo anche stati fortunati: la scuola a cui ci siamo rivolti si è da subito dimostrata entusiasta e competente. E questa è stata sicuramente una grande soddisfazione.
Ci sono stai anche aspetti più difficili?
Le difficoltà sono state tante. Prima di tutto il numero dei bambini, 258. Immagina quanta organizzazione ci sia voluta. Ma al di là dell’aspetto pragmatico, crediamo che il progetto sarà difficilmente dimenticato. E questo è certamente una cosa bellissima e positiva.
Che cosa rappresenterà questo libro, in sostanza?
Il libro sarà il risultato vero e proprio di tutto il lavoro. Dall’aiuto delle insegnanti, all’impegno stesso dei bambini e delle loro famiglie, senza dimenticare la generosità di ci ha reso possibile esporre all’interno di Villa Ida Lampugnani. Tutto ciò sarà effettivamente “il libro”. Abbiamo capito, pur essendo dei Millennial, quanto la comunità di Parabiago sia ancora forte e attiva, quanto il tessuto sociale sia ancora ben radicato. E quanto la cultura del cibo sia un aspetto fondamentale della vita di tutti.
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