Tigella’s a Milano: crescentine, crescentine e ancora crescentine! Ovviamente gluten free.
Di Lina d’Ambrosio

Cari amici di Honest Cooking,
conoscete tutti le crescentine, vero? No??? Allora dovete assolutamente colmare questa immensa lacuna. Credetemi, vi chiederete come siate potuti andare avanti così tanto senza saperlo!
La crescentina, chiamata anche crescenta o erroneamente tigella, è un tipico pane della zona dell’Emilia e in particolare di Modena. Trattasi di piccoli dischi del diametro di 7/8 centimetri dell’altezza di un dito, che originariamente venivano cotti su piatti circolari di terracotta che si chiamavano tigelle (questa l’origine dell’errore di chiamare tigella la crescentina stessa).

L’impasto base è composto da acqua, farina di grano tenero, sale e lievito di birra, ma in alcune versioni potrete trovare anche la presenza dello strutto, tanto caro agli amici emiliani, o dell’olio d’oliva. Gli ingredienti vengono impastati fino ad ottenere un composto liscio e compatto, suddiviso poi in palline che vengono schiacciate in forma di dischetti. Come accennavo prima, la cottura tradizionale prevedeva l’impiego delle tigelle di terracotta, o di pietra refrattaria, arroventate a dovere. Venivano formate delle pile dove la crescentine erano poste fra le tigelle, permettendo la cottura omogenea e contemporanea di ambo i lati. Oggi vengono cotte con delle piastre e se le volete fare a casa potete usare una tigelliera.


Una volta pronte, le crescentine vengono tagliate a metà e farcite. La tradizione modenese vuole che la farcia sia composta da un battuto di lardo, aglio e rosmarino che viene spalmato all’interno della crescentina insieme ad una generosa dose di Parmigiano grattugiato. Non starò a sottolineare il fatto che la bontà sia direttamente proporzionale all’apporto calorico, questi sono dettagli che di fronte ad una delizia del genere si possono trascurare!
Ad oggi le crescentine sono conosciute al di fuori dell’Emilia come tigelle e vengono farcite con ogni genere di pietanza: salumi, formaggi e carpacci di pesce per le versioni salate e marmellate e creme al cioccolato per quelle dolci. Potete mangiarle veramente con tutti i tipi di ripieni perché avendo un gusto neutro sono molto versatili.
Ora che vi ho spiegato cosa sono e come si mangiano, non mi resta che darvi una meravigliosa notizia: la crescentina senza glutine c’è, ed è pure molto buona!
Se vi trovate a Milano e volete provarle, vi basterà andare da “Tigella’s” e potrete ordinare crescentine rigorosamente in versione gluten-free. Come companatico si può scegliere fra vari tipi di taglieri di affettati, formaggi, carpacci di pesce o verdure grigliate. La selezione di salumi è ottima, ma indipendentemente dal tagliere che ordinerete vi verranno portate una serie di salse per arricchire e farcire le vostre crescentine, fra cui il tradizionale battuto di lardo con il Parmigiano, la salsa tonnata, la maionese agliata, la salsa piccante e dulcis in fundo la Nutella.



Tra l’altro, se non avete voglia di bere vino, potrete tranquillamente godervi il vostro pasto tipico emiliano sorseggiando una bella birra senza glutine.
Il sito Tigella’s è www.tigellas.it, i locali sono due e li trovate qui:
Tigella’s Corsica
Viale Corsica 38 – angolo via Grasselli
Tel. 0239543224
Tigella’s Garibaldi
Via Anfiteatro 6
Tel. 0249541367
Nb: Alcune delle immagini utilizzate per questo articolo sono prese da internet, se doveste riconoscerne qualcuna di vostra proprietà non avete che da segnalarmelo.