Le tue scelte fanno la differenza

Come salvaguardare mari e oceani con delle pratiche quotidiane? Ce ne parla Daniele di ConsuMare Giusto.
Di Daniele Tibi

Mari e oceani sono una risorsa libera e selvaggia e sono proprietà di tutti, anche delle generazioni future. Proprio per questo tutti abbiamo il dovere di proteggerli. Come? Scegliere di cosa nutrirci è l’azione più concreta ed efficace che possiamo fare nel nostro quotidiano per salvare gli oceani.

E’ facile, basta seguire qualche semplice regola per accertarsi di comprare sempre prodotti che tutelino la salute del mare, e anche la nostra:

  • scarica la Guida al pesce giusto dal nostro sito
  • acquista prodotti di stagione, locali, della giusta taglia o certificati biologici;
  • controlla sempre le etichette;
  • richiedi informazioni al momento dell’acquisto o del consumo;
  • non consumare pesce ogni giorno.

Dove acquistare? Normalmente il consumatore può scegliere tra grande distribuzione organizzata (i supermercati) e pescherie.
La grande distribuzione garantisce praticità, in quanto siamo già lì a fare la spesa, inoltre le etichette sono sempre chiare e i prodotti sono sempre disponibili in grande varietà. D’altro canto la freschezza è generalmente inferiore, in quanto i pesci arrivano anche dall’altra parte del mondo e manca un rapporto diretto con il “responsabile acquisti” per richiedere informazioni aggiuntive necessarie alla nostra scelta consapevole. Per legge inoltre, nei supermercati, tutti i prodotti (anche freschi) sono stabilizzati con conservanti (es: solfiti).
In pescheria, invece, troviamo in genere prodotti provenienti da filiere più corte e quindi potenzialmente di maggiore freschezza, possiamo trovare un pescivendolo disponibile a soddisfare le nostre richieste di prodotti particolari e le nostre immancabili domande.
Già, a proposito delle domande, come fare a sapere se le risposte sono oneste e sincere? Non preoccupatevi troppo del contenuto, ma badate alla passione, alla cura che mette nella risposta. State cercando un professionista di cui fidarvi, cercate una persona che ama il suo lavoro e che ritiene importanti le vostre domande. Se le risposte sono evasive e non vi convincono, cambiate pescheria.
Un buon pesce è proprio come un buon vino: oltre alla materia prima, ci vogliono certi princìpi e capacità nella filiera di produzione, affinché esso conservi tutte le sue proprietà organolettiche. Paragonare un pesce del supermercato ad uno proveniente da filiera corta, come può essere quella della pescheria, può essere come paragonare il Barbera del supermercato al Barbera d’Asti scelta e assaggiata nella cantina del produttore: in comune hanno solo il nome.

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