Un piccolo grande ristorante della costa tirrenica, recensito da un habitué di quelle zone. la Locanda Martinelli.
Di Ivan De Chiara
Avevo sentito molte volte parlar bene della Locanda Martinelli, ma dopo la conferma di Mirko del Doretto sono salito a Nibbiaia alla prima occasione utile. Lo chef Michele Martinelli dopo un incredibile percorso professionale ha pensato bene di gestire il proprio ristorante assieme alla moglie Evelyn Frassi.
Varcata la soglia ci troviamo davanti a due possibili percorsi gastronomici, uno di carne e l’altro di pesce, con licenza di mescolamento. Antipasto, primo, secondo e dolce: 50 euro. Io e Chiara nel dubbio li abbiamo provati entrambi.
La carta dei vini è molto interessante, arricchita con qualche perla raccolta durante i loro viaggi, esclusiva della Locanda.
I piatti si son tutti rivelati di alto livello. Sapori ben delineati e decisi senza la necessità di mettere insieme 25 ingredienti nel piatto. Non c’è la necessità di stupire il cliente con gli effetti speciali, ma la volontà di valorizzare al massimo quei 3/4 ingredienti che compongono il piatti. Niente fumo negli occhi.
Gustosa la torretta di calamari cotti a 65° e anelli di cipolla fritti, con maionese montata a mano.

Delicatissimi i ravioli con ripieno di stracchino di capra.

Esaltante il risotto al the verde, lime e gamberi rossi. C’era tutto un mare da scoprire in quelle teste.
Deliziosa la Pluma di jamon iberico.A volte viene cotta meno, ma a me il maiale non piace troppo al sangue. Questa è la cottura che preferisco.

Qualsiasi gourmet dopo una bella giornata di sole, non dovrebbe precludersi una cenetta in questo locale, come al Doretto da Mirko Rossi o alla Pineta da Luciano Zazzeri. Non a caso sono professionisti che si conoscono, si stimano e collaborano insieme a molte iniziative benefiche.


