Cos’è quel profumo di mare che fa subito stare meglio? E cosa c’entra il corallo?
Di Daniele TibiQuando, dopo tanto tempo, torno al mare e sono proprio davanti al bagnasciuga, mi viene spontaneo fare un bel respiro. Mi piace. Respirare a pieni polmoni l’aria di mare sembra che mi faccia stare subito meglio.
Se anche a voi è successo, potrà interessarvi quello che ho scoperto.
Il profumo di mare è dovuto principalmente a una molecola che si chiama dimetilsulfonpropionato (DMSP) e ai suoi derivati.
Si credeva che questa molecola fosse prodotta da alghe. Recentemente alcuni studiosi australiani hanno scoperto che può essere prodotta anche dai coralli.
DMSP ha proprietà antiossidanti e serve ai coralli quando sono sottoposti a condizioni stressanti dovute al calore dell’acqua o a una forte insolazione. Gli effetti di questa molecola non si fermano, però, solo a questo. Se dispersa nell’atmosfera è in grado di causare la condensazione di piccole goccioline d’acqua nel suo intorno, generando così le nuvole! Anche in questo modo, infatti, i coralli si proteggono dalla forte insolazione.
Possiamo dire in modo scherzoso che la stessa molecola serve da ombrellone e da crema solare.
Il dott. Raina (James Cook University) autore dello studio, spiega che la grave moria di coralli che sta silenziosamente avvenendo negli ultimi anni causerà, tra le altre gravi conseguenze, una minor regolazione del clima locale, nelle aree di barriera corallina, esponendo queste stesse ad un maggior degrado degli ecosistemi marini.
Ora mi resta solo da capire se l’odore di mare che si sente in Mediterraneo è lo stesso che si sente in Australia e se anche qui da noi c’è produzione di dimetilsulfonpropionato. Mi porterò questo quesito nelle mie inspirazioni sul bagnasciuga.
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No, non ce l’ho fatta a lasciare aperta questa domanda … e cercando in giro per la rete ho trovato che il DMSP si diffonde in atmosfera in forma di Dimetilsulfide (un derivato gassoso del primo composto) che, come accennato prima, è il responsabile della formazione delle nubi. Inoltre questo composto è prodotto da molte specie di alghe diffuse in tutti gli oceani del mondo, quindi anche nel Mar Mediterraneo.
Dunque anche il profumo di mare che si sente sulle nostre coste è quello del dimetilsulfide!
Ma non è finita qui: questa molecola -ha dimostrato il dott. Seymour, ricercatore dell’University of Technology Sydney- è anche in grado di attrarre un certo tipo di plancton che se ne nutre. In questo modo i coralli, emettendola intorno alle barriere, la sfruttano per attrarre cibo. Mentre altri microbi presenti nel plancton riconoscerebbero questa sostanza come indicatore di una preda, per cui la rifuggono.
Tra i batteri che se ne nutrono si segnala una specie in particolare, il Marine roseobacter, molto abbondante negli ecosistemi marini (costituisce il 25% delle comunità batteriche marine conosciute) e seriamente minacciato di estinzione dalla acidificazione delle acque oceaniche causata dall’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera. Lo sostiene Michael Maguire dell’università britannica di Newcastle. Oltre ad influenzare il clima, questi batteri hanno anche un ruolo essenziale e importante nei cicli del carbonio e dello zolfo. Senza questi cicli microbiologici che rendono disponibili questi preziosi elementi, la vita sulla terra non sarebbe possibile.
Lunga vita al roseobacter.