Il pesce fa davvero bene all’organismo? Polipo e polpo sono la stessa cosa? Daniele risponde alle nostre incessanti domande.
Di Daniele Tibi

La volta scorsa abbiamo risposto a chi ci chiedeva i vantaggi nel consumare pesce sostenibile, e un metodo facile per pulire i nostri acquisti.
Ci sono, però, tanti fra voi che ci chiedono:
Il pesce fa davvero bene all’organismo?
Dire che “il pesce fa bene” è un luogo comune. Effettivamente non tutto il pesce ha proprietà nobili, in quanto proviene da un ambiente spesso inquinato dall’uomo, per questo è importante saper scegliere.
La carne di alcuni pesci risulta ricca di metalli pesanti, policlorobifenili (PCB, tra i quali il famoso DDT) e diossine. Queste sostanze, infatti, non possono essere metabolizzate da NESSUN organismo su questo pianeta. Si accumulano quindi nei grassi (essendo liposolubili) e rimangono lì fino a quando non passano a un altro organismo attraverso la dieta. Va da sé che, seguendo questa logica, gli organismi più voraci e carnivori accumulano più sostanze di questo tipo. Da evitare per questo motivo sono quindi squali, cetacei, tonni grandi, pesci spada, marlin.
Molti pesci, ma non tutti, contengono poi sostanze salutari, come gli acidi grassi poli-insaturi (Omega 3) che sono effettivamente benefici per l’organismo.
Tra questi i piccoli pesci azzuri come boghe, aringhe, acciughe, occhiate, palamita, tonnetti, tra gli altri.
Per assumere solo l’Omega 3, senza il rischio di ingerire sostanze dannose, è possibile rivolgersi al mondo vegetale: semi di lino, noci, semi di girasole, (per citare i più ricchi) e tutti gli oli derivati da questi semi contengono infatti Omega 3 in abbondanza.
Vi ricordiamo che l’omega 3 è una sostanza termolabile, cioè si denatura con la cottura ad alte temperature, quindi sarebbe meglio evitare il fritto, privilegiando invece la griglia, l’ umido, la cottura in padella o al vapore.
Per salutarvi con un sorriso ecco la domanda delle domande:
POLPO e POLIPO sono la stessa cosa?
No. Anche se la parola POLIPO viene comunemente (ed erroneamente) usata per indicare il noto mollusco che si mangia con le patate, si riferisce in realtà all’animale coloniale che costituisce i coralli (sia duri che molli). Polipo, quindi, indica un cnidario ottocorallo o esacorallo, POLPO invece il mollusco cefalopode. Una piccola vocale separa milioni di anni di evoluzione! Facciamo attenzione.
Stay tuna e per altre domande o curiosità non esitate a contattarci!
Buona estate.