La Marmite ha diviso il mondo in tre parti: gli amanti, quelli che la odiano e i milioni di persone che non ne hanno mai sentito parlare.
Di Ruby Moukli

Tu la ami o la odi? La Marmite ha diviso il mondo in due fazioni e le ultime campagne pubblicitarie ti chiedono di scegliere. Comunque io penso che hanno sbagliato a non prendere in considerazione tutti coloro che nel mondo non ne hanno mai sentito parlare, che quindi, non possono esprimere realmente la loro opinione.
Quindi che cos è? Immagina una crema densa, saporita e dolciastra con un sapore bizzarro e intenso di salsa di soia e carne in umido. La Marmite è vegetale, senza glutine e derivata dal lievito, con un alto concentrato di sodio e acido folico. Originariamente era un prodotto derivato dal processo di fermentazione della birra e sebbene sia stato creato in Germania è stato il primo prodotto manifatturiero dello Staffordshire, in Inghilterra, nell’ultimo secolo. Visto che la famiglia di mia madre vive nello Staffordshire da generazione probabilmente un po’ di Marmite mi scorre nelle vene, anche se l’ho assaggiata solamente in tempi recenti.

Infatti ho vissuto per 7 anni nel Regno Unito prima di scoprire e gustare la Marmite. Una mattina, mio figlio mi ha chiesto di fargli un toast con la Marmite. Sono rimasta esterrefatta (gobsmacked come dicono da queste parti). Sembra che la diano ai bambini all’asilo e loro la amano! Per me era una vera e propria rivelazione, principalmente perché negli altri asili del mondo servono da mangiare cose più leggere. La Marmite ha un gusto molto forte in linea con la campagna pubblicitaria “love it or hate it”. Tutt’ora, in Inghilterra, la Marmite è la crema più mangiata a colazione dai bambini ed è anche utilizzata come salsa nei panini oppure spalmate sopra al pane col burro.
La risposta a perché i bambini amino la Marmite sta nel suo gusto puramente umami. Il “nuovo” quinto senso del sapore (gli altri sono salato, dolce, amaro e aspro). Umami significa sapore delizioso in giapponese, è piuttosto elusivo e difficile da definire precisamente, ma quando lo provi lo riconosci. Hai mai assaggiato i cracker di riso giapponesi, immersi nella salsa di soia e arrotolati nelle alghe? Sono veramente umami. E il loro gusto si avvicina a quello della Marmite. Infatti, un amico americano che è venuto a trovarmi recentemente, che non è appassionato di cucina orientale, l’ha assaggiata ed è diventato verde. Il suo commento è stato che la Marmite è “tutto quello che odia, concentrato in una sorta di marmellata”.

Vorrei proprio sapere cosa ci ha fatto con la barretta di cioccolato? Si, cioccolato, avete letto bene. L’ho vista recentemente al supermercato, non ho resistito e l’ho comprata. Il mio verdetto: non è disgustosa come pensavo, sebbene non centri molto con il suo nome ‘Indubbiamente peculiare’. Avrei preferito se fosse stata al cioccolato fondente anziché al latte, però mia figlia non può farne a meno. Immaginate voi!

Tutto sommato, contrariamente a ciò che dice la casa produttrice, io né la amo né la odio. Per me è abbastanza indifferente, quando me ne rimane un po’ sulla punta delle dita o sulla torta di riso non è male. Posso anche immaginare che venga usata per dare un sapore un po’ più forte a delle salse leggermente insipide. Ma nel cioccolato o spalmata in un sandwich o in un toast? No grazie, non fa per me… Voi cosa ne pensate?