Milano cuore pulsante dei nuovi fermenti e delle nuove tendenze. Tra un’intervista ed una degustazione in una tappa da non perdere per scoprire e vivere di persona dove il mondo della ristorazione si sta indirizzando.
Di Barbara Perrone
Asola – cucina sartoriale nel pieno centro cittadino è uno degli ultimi ristoranti nati a Milano. Location originale per il layout interno, per le scelte stilistiche, nonchè per lo chef che è alla guida. Il ristorante si sviluppa nel 9° piano del Brian & Barry Building, ha diversi i dettagli che colpiscono a partire dagli arredi come le sedute in color cipria o dalla grandissima terrazza. L’alta cucina è firmata dallo Chef Matteo Torretta, ha trovato in questa location una cornice perfetta, per esprimere le sue competenze e creatività.

Il giovanissimo chef Matteo Torretta, ma già con un background di grande spessore nazionale e internazionale, da pochi mesi alla guida del ristorante di cui tutta Milano, e non solo, parla. Fashion, food e design si fondono armoniosamente in questo piano del gusto, del Brian&Barry Building Milano.
Barba folta e bionda, sorriso schivo e 22 tatuaggi rendono unico l’ingresso dello chef, per dar vita alla nostra chiacchierata con degustazione dei piatti che ha presentato al ToM (Taste of Milano)
La passione per la cucina e quindi la ristorazione è stata da sempre nelle sue corde, nata nell ’ambiente familiare e sviluppatasi poi con la parte formativa scolastica, fino ad approdare nelle cucine del grande maestro Gualtiero Marchesi e alle esperienze all’ estero. Non avrei potuto far altro che questo mestiere!, esclama.
Poi come le incredibili occasioni che accadono nella vita, si presenta questa, quella di guidare questo luogo esclusivo. Dove già dal nome del ristorante, che nasce dall’idea del management, si intende la missione. Sartorialità, ossia qualità e riconoscimento di una firma che rappresenta l’eccellenza del made in Italy, come quella della cucina.

Un luogo, dove già dal menù esposto all’ingresso, in strada del Brian& Barry Building, mette in chiaro la semplicità dei piatti, almeno dalla loro denominazione. Chi conosce pero’ lo chef, sa che dietro quel risotto all’amatriciana, o quel pollo alla diavola, lo attenderà un wow factor! Lui, Matteo Torretta, propone una cucina semplice, con ingredienti di stagione. Questo è possibile anche grazie alla sinergia, e al rapporto di fiducia che si instaura con i fornitori, che portano all’interno delle cucine il meglio.
Per il il 5°anno consecutivo, ha presenziato al Taste of Milano. E’ un grande momento di confronto con il pubblico, per continuare a far conoscere la mia cucina, mi dice.

I piatti presentati sll’interno della manifestazione sono stati: Risotto all’amatriciana | Fusilloni di Gragnano, crema di fagiolini e tartare di cozze | Pollo alla diavola

E se voleste partire degustando il piatto che ad oggi, lo rappresenta più di altri in quanto sintesi del suo lavoro professionale, allora ordinate le linguine aglio, olio e peperoncino su fonduta di parmigiano e zenzero.
Un Matteo Torretta tutto da scoprire, che pur destreggiandosi con abilità e determinazione, ama le cose semplici come la pizza e che per attingere nuova carica adora ritornare, in particolare nei paesi dell’America del Sud.
Lo spirito del viaggio si respira molto, all’interno di questo luogo. L’isola centrale a vista dove la brigata si destreggia come un’orchestra tra i “fuochi” della cucina del brand Marrone, l’eccellenza dell’attrezzatura. Questa caratteristica, insieme ad altre, permettono una cucina espressa, mentre dal bancone, si assiste alla preparazione dei piatti ordinati. Un’esperienza a 360°, non solo gustativa ma anche culturale.
Nessuno dello staff si risparmia nel dispensare risposte alle mille curiosità. Inestimabile la dolcezza è il caso di dirlo, di Galileo responsabile della linea dolci e panificazione. Le sue friandises aspettano il curioso degustatore, per chiudere con un ulteriore tocco di bontà un pranzo o una cena.
E con l’arrivo delle ormai prossime calde serate estive, sarà da segnare in agenda una cena sul “tavolo social”, in terrazzo!