Una tipica osteria piacentina raccontata da Ornella. Enjoy!
Di Ornella Marcante

Questa è la prova provata che le sorprese migliori arrivano quando proprio non ce le aspettiamo!!!
Immaginatevi di essere la sera del 26 dicembre a Piacenza: tutto chiuso, serata fredda e nebbiosa. La pizzeria che avete scelto vi rifiuta, e in malo modo, perchè con voi c’è una cagnolina, (meriterebbe una recensione al vetriolo), allora cominciate a vagare per il centro sperando in miglior fortuna, ma con poche aspettative: cosa si può trovare di aperto il giorno dopo Natale, quando tutti se ne stanno al calduccio a casa con la pancia strapiena?
All’angolo tra via XX Settembre e via Carducci leggiamo un’indicazione: “osteria a 20 metri” e, naturalmente, ci precipitiamo: a questo punto va bene qualsiasi cosa! Veniamo accolti con gentilezza ed alla nostra timida domanda se accettano la cagnolina sgranano gli occhi come dire: ma che problemi ci sono??!! Ci fanno accomodare ad una tavola semplice e ben apparecchiata e ci spiegano che sono aperti da meno di un mese. Il viso del gestore, tuttavia, è familiare, ci sembra di averlo già visto da qualche parte e così scopriamo che viene da uno dei migliori locali storici della Val Trebbia, dove ha lavorato per molto tempo: una garanzia.
La cucina è tipica piacentina e, nella migliore delle tradizioni, iniziamo con del salume e lo gnocco fritto: perfetto, per nulla unto; la pancetta poi è dolcissima, il prosciutto crudo morbido, il gutturnio, sia mosso che fermo, di qualità e servito nelle tazze bianche come si faceva una volta: come inizio perfetto.
Passiamo ai primi e ci viene proposto un tris di assaggi: gnocchi allo speck di anatra, ravioli di zucca con ricotta salata e scorza di limone, tagliolini con pomodorini secchi. Accettiamo di buon grado e, in un tempo ragionevole, arrivano in tavola tre vassoi veramente abbondanti. Mi sono piaciuti? Si, in ordine di gradimento direi al primo posto gli gnocchi: morbidissimi, fatti in casa senza dubbio, saporiti e io di gnocchi me ne intendo. Al secondo posto i tagliolini cotti alla perfezione e gustosi. Al terzo posto i ravioli di pasta fatti con sfoglia davvero sottile, forse un poco troppo caricati di limone, ma è un peccato veniale.
Rinunciamo ai secondi, anche se la piccola di cavallo ci dicono sia davvero buona, e passiamo direttamente ai dolci provando sia il tiramisù, che il semifreddo in riduzione di frutti rossi, sia la tarte tatin con mele e cannella: uno spettacolo.
Al termine della cena la ricevuta fiscale è di meno di 30 euro a testa nonostante il vino sia stato più volte riordinato!! Siamo soddisfatissimi e, prima di andarcene, ci accompagnano al piano di sotto a vedere la saletta con le volte antiche e le colonne di travertino: una chicca.
Meno male che non ci hanno voluto in pizzeria! Abbiamo scoperto un posto che, ci scommetto, diventerà presto un buon punto di riferimento nella ristorazione di Piacenza, una città dove mangiar bene è un’abitudine e lo standard, quindi, molto alto. Ci torneremo, ci torneremo….!
Osteria Carducci, via Carducci 6b, Piacenza. Tel: 0523-318.394
Aperto sempre: a mezzogiorno menù fisso a 13 euro, la sera alla carta.