Si dice sempre che come la si mangia a Napoli non ce n’è. Ma se un pizzaiolo emigra allora c’è speranza! Un vero honest place della pizza nel cuore della Toscana.
Di Ivan De Chiara

Era tanto (troppo) che sentivo parlare della “pizza del Professore”. Di complimento in complimento alla fine ci sono capitato e per fortuna avevano ragione! La pizza napoletana di Giovanni Santarpia è una libidine. Qualche info senza andare troppo sul tecnico: ciò che rende buonissima e per nulla pesante la vera pizza napoletana è la lunga lievitazione (lo so..lo sapete!). La pasta lievita minimo 24 ore e da soli 12,5 grammi di lievito ne viene fuori 30 kg pasta. Questo è il trucco senza l’inganno. La pizza del professore oltre ad avere una perfetta elasticità ed essere buonissima ha l’ulteriore pregio di non appesantirvi minimamente la digestione. Quando la notte dormirete come angioletti dopo esservi strafogati lo ringrazierete!

Finalmente sono riuscito a fotografare le pizze, poichè le prime 2 volte non feci in tempo. La margherita l’avete già vista adesso facciamo sfilare gli altri cavalli di battaglia come la pere e gorgonzola:

L’incontro amoroso con il cavolo nero, per una pizza napoletana che omaggia il Granducato!

Deliziosa quella con cipolle stufate e pecorino.

Stagionale con zucca e pancetta

Un classico intramontabile…Salsiccia e friarielli

Il colpo di genio con la spalmabile del pistocchi al posto della nutella.

Palazzo Pretorio a San Donato in Poggio è la pizza che vale il viaggio…da qualunque parte di mondo verrete.