Carlotta ci parla di uno dei vini che abbiamo presentato durante #ErbaluceMi: il Passito di Erbaluce Orsolani.
Di Carlotta Invrea
Fin dai tempi degli antichi Romani, nel Canavese, territorio collinare e dal clima mite nelle vicinanze di Torino, si coltivava la vite.
Il vitigno che meglio rappresenta questa porzione di Piemonte è l’Erbaluce, uva di origine greca.
Dal 1894 la Cantina Orsolani produce vini pregiati in questa zona.
Da allora si sono succedute quattro generazioni della famiglia: una storia lunga quasi 120 anni che si può riassumere in quattro parole: serietà, rispetto, lavoro e territorio.
Sono rimasta molto colpita dal Passito di Erbaluce.
L’erbaluce in sé è un vino davvero ottimo, forse uno dei migliori bianchi piemontesi, regione conosciuta maggiormente per i rossi, ma anche il Passito Sulè è degno di nota!
Ottenuto da uve 100% Erbaluce di Caluso, raccolte a metà settembre, sgranellate, pressate sofficemente e fatte fermentare in botti di rovere, viene affinato minimo un anno e può mantenersi fino a cento anni…
Il colore è dorato, il profumo dolce e fruttato così come il sapore che presenta una piacevole viscosità.
Un buon abbinamento è con i formaggi, più o meno stagionati, e con la pasticceria secca.
Da provare!
