Patè di olive speziato

Antipasto o stuzzichino, un patè di olive tra Mediterraneo ed Oriente.
Di Rossella Di Bidino


Italiano nel rosso dei pomodori secchi sott’olio, piccante nell’accenno di harissa, peculiare per l’uso dello zatar, che tu puoi sostituire con un misto di basilico e origano secchi. Potrebbe essere uno stuzzichino da pub non fosse però per le olive.
Ci sono pub che offrono stuzzicanti creme di peperoni, altre pure e semplici noccioline, altri ancora puntano alle onnipresenti patatine. Ma io ho detto basta.Voglio delle olive nere, eleganti, da sera 🙂
Se sul tavolino con la birra non le trovo, ecco che ne faccio patè.

Non è una tapenade. Niente capperi e acciughe.
Niente metodo classico, ossia io il tritatutto l’ho usato pur avendo un mortaio con annesso pestello a portata di mano. Mentre la classica tapenade si ottiene, a rigore di tradizione, triturando a mano le olive o usando appunto un mortaio.

Come ogni buono stuzzichino si può fare in tempi rapidi.
Come ogni piatto che mischia sapori forti richiede un tempo di decantazione. Farlo un’oretta o due in anticipo è perfetto. La dose riportata in ricetta è per 4 persone che bevano una buona birra e chiacchierano. Per una cena invece a 6, dove la fame è maggiore e le chiacchiere a tratti minori, vanno triplicate. E’ stato testato sul campo pure questo.
Mentre se il piccante troppo forte non ti gusta, elimina il pepe macinato.

Patè speziato di olive nere
Categoria: antipasto
Autore: Rossella Di Bidino
Preparazione: 15 mins
Complessivo: 15 mins
Porzioni: 4
Ingredienti
  • 90 gr olive nere denocciolate
  • 3-4 pomodori secchi sott’olio
  • 1/2 cucchiao di harissa (o peperoncino in polvere o paprika piccante)
  • 1 punta di cucchiano di zatar (o basilico ed origano secchi)
  • poco pepe nero macinato sul momento
  • olio extra vergine d’oliva
  • acidulato di omebushi (o aceto di vino rosso)
Preparazione
  1. Tritare le olive nere col tritatutto, senza esagerare però.
  2. Tritare assieme alle olive anche i pomodori secchi sott’olio.
  3. Quando tutto sarà ridotto a pezzettini (e non in poltiglia) bisogna dargli un sapore aggiungere spezie come la harissa (o peperoncino o paprika piccante).
  4. Poi unire mescolando anche dello zatar e del pepe.
  5. Infine, unire poco olio extra vergine d’oliva e acidulato di omebushi (o aceto di vino rosso).
  6. Attendere un’ora circa almeno prima di servire.
Note

Da servire con dei crostini di pane o nachos non piccanti.

Non sarà alta cucina, non sarà un piatto tradizionale, non sarà ideale per una fotografia, ma il gusto dai sentori insieme mediterranei e orientaleggianti colpirà chi lo assaggerà.
L’ho chiamato patè essendo spalmabile sul pane, ma non è una poltiglia. Fai attenzione a non ridurre le olive in purè. Dato che l’occhio vuole la sua parte i pezzetti di olive nere donano un tocco elegante.
Per le spezie da usare, se mai trovi l’harissa o altra spezia per cous cous marocchina il patè avrà quel sentore orientale a cui accenno poco fa. Ma anche un misto garbato di paprika piccante e dolce potrebbe sostituirlo.

Soprattutto, personalizza e non lasciarti fermare dai nomi delle spezie, oramai padrone assolute a casa mia.

E donati un patè assieme alla prossima birra, che sia una ReAle o meno.

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