Alla Triennale di Milano si è appena conclusa la mostra “Pianeta Expo 2015″. Ce ne parla Lina, aspettando l’Expo!
Di Lina D’Ambrosio
L’argomento Expo mi stuzzica da sempre, sono provocatoriamente curiosa di sapere come Milano gestirà questo super evento.
Ogni tanto vediamo spuntare per le vie della città pannelli informativi, mostre fotografiche all’aperto, bandiere, stendardi, statue giganti che rappresentano personificazioni di elementi che fanno parte del mondo del cibo come pane, pasta, vino… curioso no?
A questo proposito alla Triennale di Milano si è appena conclusa la mostra “Pianeta Expo 2015”, dove sono stati presentati i temi fondanti dell’Esposizione Universale, attraverso una serie di installazioni dal grande impatto comunicativo ed evocativo. Sono andata a visitarla venerdì scorso e mi sembrava interessante condividere con voi quello che ho percepito, anche perché il titolo dell’Expo 2015 è “Nutrire il pianeta, Energia per la Vita” e, per la gioia dei foodies, sarà incentrato sul food a 360°.
All’interno della mostra la prima informazione che troviamo è la spiegazione del tema: “Nutrire il pianeta, Energia per la Vita. Il più grande spazio di libertà dedicato al confronto tra nazioni, popoli, aziende e società civile sul tema della nutrizione e della ricerca dell’equilibrio tra esigenze alimentari dell’uomo e risorse del pianeta.”
Da questa frase ha inizio il percorso espositivo, disseminato di messaggi informativi a pavimento. All’ingresso ci si trova davanti ad un “muro” di bandiere che rappresentano i paesi partecipanti. L’invito è quello di passarci fisicamente attraverso per entrare nel vivo dell’esposizione ed immergersi simbolicamente in questo mondo.
L’introduzione è parecchio allettante e mi incuriosisce subito spiegando che l’Expo sarà uno straordinario luogo di incontro dove assaggiare il cibo proveniente dai cinque continenti, scoprire culture lontane e imparare dal confronto con gli altri.
Come vi dicevo sembra proprio che tutto sia incentrato sul cibo e sull’interazione. Si potrà assaggiare, gustare, toccare, testare e scoprire.
Proseguendo la visita si scoprono i “Cluster”, che saranno delle aree tematiche che faranno riferimento al tema centrale dell’Expo. Aiuteranno a capire l’origine e la provenienza di alimenti che ormai siamo troppo abituati a trovare comodamente sugli scaffali del supermercato, saranno in tutto nove e verranno suddivisi in:
- Riso
- Cacao
- Caffè
- Cereali e tuberi
- Frutta e legumi
- Il mondo delle spezie
- Bio-Mediterraneo
- Isole, mare e cibo
- Agricoltura e nutrizione nelle zone aride
Saranno presenti anche dei padiglioni tematici dove il visitatore sarà catapultato in esperienze multisensoriali.
1 – Padiglione Zero, all’interno del quale verrà introdotto il tema dell’alimentazione e dove sarà possibile ripercorrere la storia dell’uomo attraverso il cibo. Un percorso che parte dalla scoperta degli elementi che costituiscono la nostra dieta, dai tempi della preistoria ad oggi, per condurre a capire come l’intervento dell’uomo per produrre cibo modifichi costantemente il territorio e il paesaggio.
2 – Il Future Food District. Un distretto urbano ideale dove immaginare gli scenari futuri della filiera alimentare e provare a rivoluzionare il nostro modo di acquistare e consumare il cibo.
3 – Art&Food. Ci sarà spazio anche per gli appassionati d’arte con un padiglione dedicato all’iconografia del cibo nel panorama artistico mondiale. Una raccolta di importanti opere d’arte provenienti da vari musei del mondo per indagare il rapporto tra cibo/arte attraverso tutti gli strumenti di espressione artistica: dalla pittura al cinema, dalla scultura alla fotografia fino ad arrivare al design.
4 – Children Park sarà uno spazio dedicato ai bambini dai 3 ai 10 anni e alle loro famiglie. Un “bosco lineare” dove saranno presenti i vari elementi della natura e attraverso i quali i bambini potranno indagare le connessioni tra esseri umani, piante, animali. Ci saranno molti laboratori interattivi ai quali potranno partecipare attivamente e nei quali, attraverso la sensorialità e l’esperienza diretta, potranno indagare e comprendere il concetto di sostenibilità.
5 – Il Parco della Biodiversità, sviluppato dalla facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, sarà dedicato all’agrobiodiversità. Percorsi studiati per raccontare storie attraverso un viaggio agroalimentare fatto di serre e giardini, colture e “allestimenti nuaturali” che prendono vita grazie a migliaia di piante di specie differenti.
Ad un certo punto della mostra viene anche fornito un foglio di carta reciclata con le istruzioni per trasformarlo in una pratica bustina, all’interno della quale potrete riporre una manciata di semi da portare a casa. Le istruzioni sono chiare e semplici: “Fai crescere i tuoi semi”. Anche qui, con una piccola mostra introduttiva, si hanno i primi segnali di interattività.
Il messaggio, a mio avviso, è molto potente. Quella piccola bustina piena di semi ci sta dicendo che grazie a noi, grazie alle nostre cure e alla nostra attenzione, è possibile dar vita a qualcosa di straordinario.
Insomma, io mi sono incuriosita ancora di più e spero di aver trasmesso anche a voi la voglia di scoprire come sarà questo “Expò italiano”, non ci resta che aspettare il 2015…cosa dite, ci vediamo lì?