Gita a Pisa e pasta e fagioli per Gelmina, che ci racconta tutto su HonestCooking.it.
Di Gelmina Kaminskaite

Toscana, mon amour!
Paesaggi fugaci attraverso il finestrino del treno non mi stupiscono quasi più. Inizio a leggere qualche pagina del libro. Ma con l’angolo dell’occhio ci ricado: sullo sfondo poco a poco iniziano le colline coltivate a vite e con i cipressi sulle punte che mi ricordano i cappelli dei nani di Biancaneve. Ogni volta che vado in quest’angolo di terra magica mi sembra di sognare, l’immaginazione non si ferma più.



Nel mese di ottobre ci sono tornata, sempre volentieri. Questa volta ho fatto visita a Pisa.
Pochi si ricordano che la città qualche secolo fa poco distava dalla costa e, grazie a fiumi e canali, fu una delle Repubbliche marinare più influenti dell’epoca. Ancora oggi si possono scorgere gli antichi fasti sulle sponde dell’Arno per poi restare completamente a bocca aperta quando si entra nella Piazza dei Miracoli. Qui si trovano, oltre alla torre “che pende che pende e mai va giù”, i monumenti più importanti. Se doveste visitare la città, non perdetevi una visita guidata che vi farà sentire l’eco del Battistero, oppure vi illustrerà la leggenda di Galileo quando si accorse che la terra , guardando il lampadario in Duomo , girava attorno al sole: “eppur si muove”. Senza trascurare la storia, qui la cultura non manca anche in cucina.



Probabilmente il piatto più tipico della zona è il caciucco, ovvero una zuppa di pesce composta da diverse specie di pesci , crostacei , molluschi , polpi , seppie con salsa di pomodoro e servito con pane tostato strofinato con aglio. Tuttavia della cucina toscana in genere amo più di tutto le zuppe di legumi, pare che nei secoli si sia conservata un’impronta rinascimentale anche nelle pietanze. In ricordo della bella gita oggi vi preparo una pasta e fagioli, tipico piatto con mille rivisitazioni, se vi capita provate questa!


Pasta e fagioli con cavolo nero
- 1 tazza di fagioli bianchi secchi
- 1 peperoncino secco
- 3 spicchi d’aglio
- 10-12 foglie di cavolo nero
- 2 rametti di rosmarino
- 6 grani di pepe
- 1/2 bicchiere di ditalini “o altra pasta corta
- 10-12 fette sottili di pancetta
- parmiggiano
- 2-3 cucchiai di olio evo
- sale
- Lasciate i fagioli a bagno la notte.
- Scaldate in una casseruola profonda l’olio d’oliva con gli spicchi di aglio, un rametto di rosmarino, qualche fetta (4/5) di pancetta e i peperoni piccanti tritati privati dei semi. A chi non piace il sapore sapido , utilizzare solo la punta. Tutto a fuoco medio per un paio di minuti per acquisire il sapore delle spezie, ma attenzione che l’aglio non bruci. Togliere l’aglio prima di aggiungere i fagioli .
- Risciacquare i fagioli in acqua fredda e versarli nella pentola con le spezie , aggiungete dell’ acqua abbondante. Condite con sale a piacere , aggiungete il pepe in grani e lasciate cuocere per circa 45-50 minuti. Se il composto si scopre per la troppa acqua evaporata, aggiungerne finchè i fagioli saranno di nuovo sommersi.
- Aggiungete la pasta e le foglie di cavolo nero mondate. Cuocere fino a quando la pasta sarà cotta.
- Preparate le fette di pancetta rimaste: preriscaldare il forno a 210-220 °, mettere le fette su una teglia foderata con carta da forno e cuocete per qualche minuto, fino a quando è ben tostato e indurito.
- Servire e guarnire con le fette croccante e scaglie di parmiggiano.
