Pomodorini confit da antipasto con una goccia di lime. Uno stuzzichino adatto anche ad una buona birra …
Di Rossella Di Bidino

Ammetto ho una debolezza. I pomodori.
Correvo nell’orto nell’età leggiadra della fanciulezza. Tra i filari di pomodori mi sedevo sulla terra.Foglie di pomodoro sopra di me. All’ombra o quasi. Nascosta dagli adulti. Un pomodoro rosso, grande succoso in mano. Era una merenda pret a porter. Tutta mia.
Più tardi dai libri di cucina ho letto di come un pomodoro sia dolce o vada reso dolce con un pizzico di zucchero una volta condita l’insalata. Ho poi visto i pomodori verdi e pure quelli piccoli.
Da un’amica ho scoperto l’esistenza del tomatillo, una sorta di pomodorino giallo che si usa in Messico per preparare qualche salsa per la carne.
Venendo a Roma ecco che mi sputano davanti i pomodori secchi sott’olio e non. Infine, i supermercati mi hanno inondato la vita di pomodorini.
Nonostante questo indrottinamento tra il caotico e l’istintivo nel mondo dei pomodori, niente passate di pomodoro nella mia vita. Per me il pomodoro va mangiato fresco (o quasi).
Il pomodoro è uno, rosso, grande e succoso. E se non è grande va fatto confit.
Ammetto ho un timore. Si chiameranno confit questi pomodori?
Non c’è zucchero ad addolcirli. Eppure li ho insaporiti assai.
Con la Bloemenbier nei piani serale, mi sono fatta trasportare dal nome: birra floreale.
Sui fiori vanno le api. Come un’ape ho voluto profumare i pomodorini: erbe di Provenza, il mio amato Zatar, la paprika dolce. Le erbe provenzale sono un fugace ricordo di una tappa lavorativa a Parigi, lo Zatar di Monaco di Baviera dove vado a trovare in quando in quando un’amica. Persino la paprika dolce è uno scrigno di ricordi. Viene da Granada lei, penultima tappa della luna di miele.
Ma mancava ancora qualcosa per rendere questi pomodorini adatti alla birra. Pensa che ti ripensa è bastato aprire il frigorifero per trovare la soluzione.
Un lime: verde e ricco di succo.
E via.
- 200 gr pomodorini
- 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
- pepe nero macinato sul momento
- sale fino
- 1 cucchiaino di erbe di Provenza
- 1 cucchiaino di Zatar (o mix di basilico secco e peperoncino)
- 1 cucchiaino di paprika dolce
- succo di metà lime
- Pulire e tagliare a metà i pomodorini, preferibilmente biologici.
- Preriscaldare il forno a 220°C.
- In una teglia da forno versare 1-2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva. La quantità di olio dipende da quanto grande è la teglia.
- Mescolare olio e pomodorini nella teglia, per poi porre tutti i pomodorini con la polpa rivolta verso l’altra.
- Distribuire sopra i pomodorini il pepe nero macinato sul momento, il sale fino (senza esagerare), le erbe di Provenza, lo Zatar e la paprika dolce.
- Infine, spruzzare sopra tutto il succo della metà di lime.
- Cuocere a 220°C per 30 minuti.
- Lasciare per altri 30 minuti dentro il forno spento la teglia con i pomodorini.
- Servire a mo’ di antipasto con degli stuzzicadenti.
Ricetta apprezzata.
Abbinamento riuscito.
Cosa vuoi di più? 🙂