Steen Hanssen scopre la Potsdamer Stange, e la descrive così: “probabilmente la migliore birra di Berlino”.
Di Steen Hanssen
Permettetemi di presentarvi Potsdammer Stange: da quando l’ho conosciuta, un anno fa, ne sono rimasto rapito. Per le occasioni speciali spesso vado da “Speisekammer im Eldorado”, un supermercato ben fornito di prodotti biologici in Motzstraße, all’interno di un edificio situato di fronte a quello in cui Nabokov ha vissuto per un periodo della sua vita, scrivendo i suoi racconti.
Nella parte più nascosta del supermercato, un giorno, ho trovato diversi strani infusi biologici … Tra cui tre birre, diverse tra loro, tutte prodotte dal birrificio Braumanufaktur. Una di queste è la Stange Potsdammer!
Potrei continuare a descrivere il suo sapore leggermente amarognolo con quella punta di piccante, il colore giallo paglierino, il lievito ancora “vivo” che conferisce a questa birra una freschezza più unica che rara (la data di scadenza è successiva di due soli mesi a quella di imbottigliamento), ma sull’homepage del loro sito c’è una poesia bellissima che descrive perfettamente l’esperienza che fa vivere questa birra:
Die Potsdamer Stange
Hoch stand der steife Schaum
im letzten Drittel der hohlen Glassäule
und der Mut der Durstigen,
nebst der Oberlippe auch etwas Nase
in die knisternde Blume einzutauchen,
wurde mit einem unvergleichlich erquickenden Zug
aus der blonden Tiefe des Glases belohnt.
Che potremmo tradurre all’incirca così:
La Potsdamer Stange
Resta alta la rigida schiuma
nell’ultimo terzo della colonna di vetro cavo
e il coraggio della sete
con il labbro superiore e il naso
si tuffa nella scoppiettante aiuola (cioè la schiuma bianca della birra)
e sarà premiato con una scintilla rinfrescante mai assaporata prima
che risalirà dalle profondità del bicchiere.
Salute!