Messico ed Epifania nel post di Manuela: Rosca de Reyes, da mangiare esclusivamente il 6 Gennaio.
Di Manuela Conti
La Rosca de Reyes è uno dei dolci più tipici del Messico che viene sfornata per la festa dell’Epifania.
A questa ricetta è legata un’antica usanza: chi prepara la ciambella deve nascondere nell’impasto un pupazzetto di ceramica. Il fortunato, o la fortunata, che mangiando la sua fetta riesce a scovare El Ninito (sì, proprio lui, non proprio un bambinello qualsiasi) nella propria fetta di torta viene baciato dalla fortuna per l’intero anno a seguire.
Come in tutte le ricette della tradizione ci sono delle regole da rispettare:
1. Le piccole sorprese nascoste al suo interno (El Ninito, una moneta, una fava essicata…) devono essere in numero inferiore rispetto al numero dei commensali, altrimenti che fortuna è?
2. Il fortunato sarà però obbligato a dare una festa il 2 febbraio, nel giorno della Candelora e a cucinare tamales per l’occasione .
3. Il dolce deve essere tassativamente mangiato il giorno 6, se non si vuole incorrere nella maledizione della bruja maléfica (strega).
4. La ciambella non viene farcita con alcunchè, ma viene servita con una tazza di cioccolata fumante, più liquida della cioccolata a cui siamo abituati.
Questa versione della rosca de reyes esteticamente non ha nulla di classico: se avete tempo e voglia di cercare immagini della tradizionale ciambella messicana, vi accorgerete che non c’è nessun candito color rubino, né smeraldi, insomma una corona per Magi piuttosto poverelli, solo una lieve spolverata di zucchero a velo a ricordare le scintillanti corone dei re.
Se state cercando una ricetta per divertire grandi e piccini o qualcosa di speciale per chiudere definitivamente le festività appena trascorse, la Rosca de Reyes è il dolce che fa per voi!

- Per lo zucchero aromatizzato:
- 120 g zucchero di canna
- la buccia grattugiata di un limone non trattato
- la buccia grattugiata di un’arancia
- Per la biga:
- 70 g latte a temperatura ambiente
- 10 g lievito di birra
- 130 g farina di tipo manitoba
- un cucchiaino di zucchero di canna
- Per la pasta (tutti gli ingredienti a temperatura ambiente):
- 60 g latte
- 70 g burro
- 2 uova di media grandezza
- 120 g lievito madre rinfrescato (o 15 g di lievito di birra)
- 450 g farina di tipo manitoba
- 1 pizzico di sale
- In un mixer di piccole dimensioni tritate lo zucchero con la buccia dei due agrumi e tenetelo da parte.
- In una terrina mescolate gli ingredienti per la realizzazione della biga, fino ad ottenere una piccola palla.
- Riempite un contenitore a parte con acqua tiepida, in maniera tale che, mettendo a bagno la biga, questa risulti completamente ricoperta d’acqua.
- Lasciate la biga a bagno circa 15 minuti, o comunque il tempo necessario per venire a galla e a raddoppiare il proprio volume, toglietela dall’acqua e iniziate con la preparazione dell’impasto vero e proprio.
- Inserite tutti gli ingredienti nella planetaria (farina, sale, zucchero aromatizzato, lievito madre disciolto nel latte, uova e infine la biga), tenendo per ultimo il burro.
- Una volta che l’impasto inizia a formare una palla, allora iniziate a introdurre il burro a pezzetti e lasciate lavorare per circa cinque minuti. Spegnete e riavviate una seconda volta per qualche minuto ancora.
- Lasciate lievitare la massa o a temperatura ambiente per circa 3-4 ore oppure in frigorifero per la tutta la notte, ricordando di prelevarla almeno un’ora prima del suo utilizzo.
- Dividete l’impasto in due pezzi e ogni pezzo in piccole palle da 90 g ciascuna (ne occorreranno sei) e inseritele in uno stampo a cerniera da 23 cm, se preferite con della carta da forno sul fondo.
- Mantenete la distanza di un dito tra le piccole palle di impasto. Se temete che possa chiudersi il foro centrale, potete inserirvi un piccolo ramequin leggermente imburrato.
- Pennellate di latte e lasciate riposare un’ora circa. Riscaldate il forno a 180°C in forno statico, infornate per circa 30 minuti, coprendo con dell’alluminio se la rosca dovesse apparirvi troppo colorita.