Elisabetta Corneo è una frizzante mamma che ha fatto della pasta frolla una vera e propria arte: le Artefrolle!
Scritto da Martina Paola Gambini
Ho avuto il piacere e, aggiungerei, l’onore di conoscere Elisabetta qualche anno fa quando ancora mi giostravo a fare la baby sitter tra un esame universitario e l’altro. Un giorno, durante uno dei pomeriggi gioco del bambino che seguivo, mi si avvicina Elisabetta, una frizzante mamma ma anche architetto e amante della pasticceria. Inizia così a raccontarmi della sua vita e delle sue “Artefrolle” Rimango davvero senza fiato dalla sua storia e dalle sue opere d’arte in pasta frolla che alla fine del racconto riesco soltanto a bofonchiare un timido “lo sai che sei geniale, vero?”.
Oggi voglio condividere con voi la storia di questo grande talento (anche se non lo ammetterà mai) e delle sue “Artefrolle” attraverso un’intervista esclusiva a Elisabetta Corneo per Honest Cooking Italia.
Cosa ti ha spinto a diventare un architetto della pasta frolla anziché del “cemento”?
Beh, molte meno normative da seguire! A parte gli scherzi, fare l’architetto è diventato talmente complicato e c’è talmente tanta concorrenza che ho preferito migrare verso la pasticceria, altra mia grande passione. In questo modo ho potuto far sì che l’architettura in fondo non sia mai uscita dalla mia vita. Due piccioni con una fava, no?
Qual è stato il momento di svolta con le Artefrolle che ha trasformato la tua passione in un lavoro?
A luglio 2011 è uscito un articolo relativo ad una mia opera sul quotidiano ‘La provincia’ di Como e su Repubblica online, mi hanno chiamato in tanti per propormi le cose più svariate. In quel momento ho capito le potenzialità di quello che era ancora solo un mio hobby per me. A quel tempo, però, non ero pronta né psicologicamente né, se vogliamo, tecnicamente. Ho preso comunque la decisione di andare in quella direzione e spinta da un’amica mi sono messa a partecipare ai concorsi di pasticceria artistica: non c’è modo migliore per mettersi alla prova, sondare le proprio potenzialità ed affinare la tecnica. Adesso sento di avere delle solide basi e le soddisfazioni stanno arrivando, anche se quando sei il primo a ‘fare la traccia’ si fa sempre una buona dose di fatica in più.
Che cosa vuoi trasmettere agli altri con le tue Artefrolle?
Le Artefrolle sono delle creazioni in pasta frolla che riproducono paesaggi di fantasia o edifici reali, sono dolci che emozionano ed incantano, sono belli da ammirare ma sono anche interamente da gustare, hanno un profumo che coinvolge e contribuisce a far venire voglia di mangiarli. Questo voglio trasmettere: emozioni ed acquolina in bocca!
Come nasce un’Artefrolla? Prendiamo come caso specifico il Duomo di Milano grazie al quale ti sei aggiudicata il titolo di “Campionessa Nazionale di Pasticceria Artistica 2013” per gli Internazionali d’Italia organizzati dalla FIC (Federazione Italiana Cuochi)
Come le architetture vere e proprie anche le Artefrolle hanno bisogno di un’attenta progettazione. Prima di partire con la realizzazione bisogna avere il “cartamodello” di tutte le parti che la compongono. Dopo aver scelto il soggetto si decide quanto stilizzarlo e lo si ridisegna integralmente su carta in modo da avere le sagome ritagliate di tutti i pezzi. Si arriva poi al risultato finale tramite la stesura della pasta, il taglio seguendo i modelli di carta preparati, la cottura e l’assemblaggio di tutti i pezzi tramite cioccolato fuso o pasta di zucchero.
Per realizzare il Duomo di Milano ci sono volute 90 ore, ed altre 45 ore per le scenografie prospettiche bidimensionali che danno l’idea della piazza. In queste opere che definirei più ‘impegnative’ il progetto porta via almeno un terzo del tempo ed è la parte più complessa e faticosa, bisogna immergersi completamente nell’edificio con la testa per poterlo poi semplificare, stilizzare e ridisegnare. Una volta che ho terminato il progetto ed ho chiaro nella mente cosa devo fare, posso anche avere ancora un mese di lavoro per completare l’opera ma sono serena…e a quel punto più c’è da andar di cesello più mi piace!
Sappiamo che realizzi Artefrolle non solo per concorsi ed eventi ma anche per occasioni di quotidianità quali matrimoni e feste. Non ti dispiace vedere la tua opera “divorata” fino all’ultimo boccone?
No no, affatto, io penso che le torte vadano mangiate, non potrebbero avere un destino migliore, e sono sicura che chi le realizza sogna solo che vengano divorate, perchè quella è la prova che sono anche buone. Oltretutto le Artefrolle si mangiano in un modo molto particolare e molto divertente: rigorosamente con le mani, ciascuno stacca il proprio pezzo, grande quanto vuole e con la forma che vuole. I bambini questa cosa l’adorano, per loro distruggere è il gioco più bello. E qui non si tratta solo di distruggere ma di accaparrarsi il pezzo più buono; ci si sente forse un po’ come Hansel e Gretel. Spesso mi sento dire dagli adulti: ‘è un peccato mangiarle, io non potrei….’ ma non appena qualcuno dà il via alla distruzione gli scrupoli generali svaniscono, per fortuna!
Oltre ad essere un’artista sei anche una Super Mamma. Come fai a conciliare il tuo lavoro/passione con la tua vita privata? Ti capita di coinvolgere anche il tuo bambino nella realizzazione delle Artefrolle?
A volte è difficile, soprattutto quando si avvicinano le date dei concorsi o avvenimenti importanti e devo terminare opere impegnative; ovviamente cerco di lavorare quando lui è a scuola e quando va a letto. Si si, Pietro è sempre pronto a darmi una mano, quello che gli piace di più è pesarmi tutti gli ingredienti quando devo fare la pastafrolla…ragazzo precisino!
Le tue Artefrolle sono totalmente commestibili?
Si, fino all’ultima briciola. Quando le opere sono per esposizioni o concorsi e non vanno né assaggiate né mangiate aumento un po’ lo zucchero per ridurre la friabilità dell’impasto ed unisco assieme i vari pezzi con la pasta di zucchero che tiene di più del cioccolato e sporca meno. Quando sono da mangiare uso una frolla classica ed assemblo con il cioccolato fondente, decoro con mandorle, nocciole, noci, crema pasticcera, frutti di bosco, ganache a vari gusti…. le possibilità sono molteplici!
Se volessimo imparare anche noi questa tecnica è possibile seguire dei tuoi corsi? Se sì, quali e dove?
Adesso Martina premettimi di fare un po’ di pubblicità ai miei corsi anche perché la gente rimane affascinata dalle mie artefrolle ma stenta a voler imparare questa nuova tecnica, forse pensa che sia una cosa difficile, eppure ho avuto più volte la soddisfazione di sentirmi dire con entusiasmo dai miei allievi: ‘credevo ci riuscissi solo tu a fare queste cose e invece ci sono riuscita anche io!’ E ciò mi rende molto felice!
Non vi attira l’idea di creare una torta decorata, bella, originale e gustosa fino all’ultima briciola? Profumata ed invitante e che non perde mai la sua connotazione di dolce? Permettetemi una breve digressione; la moda in fatto di cake design sta andando in una direzione un po’ estrema: torte che non sembrano più torte, tanto assomigliano ad oggetti vari di uso comune. Spesso bellissime, esteticamente perfette, ma che personalmente non riesco più ad identificare come “cose da mangiare”, né per il profumo, né per i colori e a volte nemmeno per la consistenza. Sono ricoperte di decorazioni potenzialmente commestibili (zucchero puro, coloranti e non si sa che altro) che però quasi sempre vengono messe da parte e non vengono mangiate…e per fortuna, direi. Riguardo a questo discorso le mie Artefrolle sono proprio controcorrente! Sono contemporaneamente la torta e la decorazione, e come ho detto sopra si mangiano fino all’ultima briciola.
I miei corsi sono rivolti a tutti quelli che vogliono imparare a creare torte e decorazioni originali con la pastafrolla, piccoli e grandi manufatti da gustare o regalare in mille occasioni. Spesso i corsi possono essere frequentati anche con i propri bambini.
Ed ora veniamo al dove: si tengono corsi di Artefrolla a Milano presso la scuola ‘Arte Bianca’ in Viale Monza 83. Per conoscere le prossime date e per informazioni contattate i numeri della scuola: 02 9167229 – cell: 327 9364465.
Su richiesta organizzo anche week-end ‘di pastafrolla’ in una fantastica location: in Trentino, a Prà de la Casa, Val Brenta, appena sotto Madonna di Campiglio. Venite a rilassarvi in un posto bellissimo, preparando dolcetti squisiti e lasciandovi letteralmente coccolare da Matteo e Doriana, i due gestori. Potete portare anche la famiglia, sono tutti benvenuti ed i prezzi sono davvero abbordabili!! Per informazioni contattatemi via mail: elisabetta.corneo@artefrolla.com o a questo numero 340-2226909.
Per vedere le foto dei corsi passati a Prà de la casa o anche per vedere cosa combinerò in un prossimo futuro visitate la pagina facebook Artefrolla e il sito artefrolla.com che sto aggiornando in questi giorni. Se siete arrivati a leggere fin qui vi faccio i miei complimenti e vi ringrazio!