E l’amaranto? Ve lo propone Alice, con questi sformatini.
Di Alice De Re
Ormai tutti conoscono la quinoa, il kamut, il grano saraceno e l’orzo perlato…ma all’amaranto chi ci pensa?
L’ultima tendenza in fatto di alternative ai cereali è costituita dai semi di questa pianta dai fiori purpurei, originaria dell’America Centrale e utilizzata per lungo tempo nel continente europeo come semplice pianta ornamentale.
E invece l’amaranto ha peculiarità che lo rendono particolarmente pregiato dal punto di vista nutrizionale.
Innanzitutto, non essendo un cereale, non contiene glutine ed è quindi un alimento adatto ai celiaci. È ricco di calcio, fosforo, magnesio e ferro e contiene un’elevata percentuale di proteine e di fibre. E poi contiene lisina, amminoacido essenziale al nostro organismo che nei cereali si trova in minima quantità.
I chicchi, piccolissimi e perfettamente sferici, dal delicato colore giallo, diventano croccanti e leggermente opalescenti dopo la cottura, un aspetto che incuriosisce e invita all’assaggio.
Possono essere cucinati insieme a legumi o cereali in piatti unici a base di verdure, oppure costituire la base per gnocchi e polpettine.
È però negli sformati monoporzione che la perfezione microscopica di questi chicchi risalta al massimo, costituendo una tessitura fine e minuziosa, come quella di tante piccole perle giustapposte.
In questa ricetta, la loro croccantezza si coniuga con la leggerezza della zucca e la sapidità delle arachidi tostate, in un piatto allegro per la vista quanto vivace al gusto.

- 160 gr di amaranto
- 600 gr di zucca gialla
- 2 porri
- 3 cucchiai di arachidi
- 2 rametti di rosmarino
- 2 foglie di salvia
- olio evo
- sale
- aceto
- Lavate l’amaranto sotto l’acqua corrente con l’aiuto di un colino da tè.
- Mettetelo sul fuoco in una pentola con 320 ml di acqua e due foglioline di salvia; quando spunta il bollore, aggiungete un po’ di sale e coprite con un coperchio. Fate cuocere a fuoco basso senza mescolare per 25-30 minuti, finché l’acqua non sia stata completamente assorbita.
- Rimuovete la salvia a fine cottura.
- Tagliate finemente il porro e fatelo appassire in una padella antiaderente con poco olio per qualche minuto, aggiungendo un cucchiaino di aceto.
- Pulite la zucca e tagliatela a dadini piuttosto piccoli.
- Aggiungete metà della zucca al porro, unite un po’ di rosmarino e fate stufare per circa 30 minuti nella padella coperta, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario. La zucca deve diventare morbida ma non acquosa, quasi una purea.
- Mettete il resto dei dadini di zucca in una teglia rivestita di carta forno, condite con un filo d’olio e del rosmarino e infornate a 200° per 15-20 minuti, togliendola prima che si ammorbidisca troppo.
- Tagliate grossolanamente le arachidi con un coltello e tostatele per qualche minuto in una padella antiaderente.
- Prendete 4 stampini in silicone e distribuite in ognuno uno strato di amaranto, appiattendolo con il dorso del cucchiaio. Mettete poi uno strato di purea di zucca e completate con un altro strato di amaranto.
- Ripassate inforno a 200° per 15 minuti.
- Una volta raffreddati, rimuovete gli stampini rovesciando gli sformati sul piatto da portata e servite accompagnati dai dadini di zucca mescolati alla granella di arachidi tostate.