Lo chef Justin Quek, “cresciuto” tra le cucine del francese “Le Centenaire” e poi Executive Chef presso l’Ambasciata Francese, ha sviluppato un approccio franco-asiatico alla cucina, e lo porta ogni giorno tra i tavoli dello Sky On 57 di Singapore, mettendo d’accordo con personalità palati occidentali ed orientali.
Di Marissa Sertich

Mi dispiace di non aver scattato foto, lo ammetto. Ma la compagnia, quella sera, era piuttosto altolocata (il Direttore di quest’azienda, il CEO di quell’altra) e tirare fuori la macchina fotografica avrebbe rappresentato un ulteriore indizio al fatto che ero la persona meno sofisticata e importante al tavolo. Non so esattamente come sono finita al tavolo dei VIP, ma dopo una strana concatenazione di eventi mi ci sono trovata, così per caso. E pensare che la sera prima di quella avevo i gomiti appoggiati su un tavolo sporco di un postaccio … Quella sera invece mi sono ritrovata a bere Veuve Clicquot nella parte superiore del Marina Bay Sands. La vita ci riserva dei casi singolari, ma è pur vero che mia nonna mi diceva sempre: “Bisogna essere in grado di cenare con il portiere e di bere il tè con la Regina di Inghilterra.
Anche se la compagnia è stata meravigliosa e la conversazione affascinante ed educativa, è stato il piatto di Xiao Long Bao dello Chef Justin Quek a rapirmi totalmente.
Non avevo mai visto un raviolo con attorno una pasta così sottile. Le pieghe sulla sua estremità superiore formavano un foro perfetto delle dimensioni di uno spillo, da cui l’aroma del foie gras e della zuppa poteva evaporare e giungere a darmi l’idea di quello che stavo per godermi prima ancora che lo appoggiassi alla lingua.
Sono felice (e un po’ vanitosa) di poter dire che la mia bravura con le bacchette Hawker Stall è entrata in gioco. Mentre alcuni al mio tavolo hanno trovato qualche difficioltà, io ho afferrato il bao con delicatezza e ammirato con calma come la zuppa si infilava al suo interno e l’ho portato sul cucchiaio senza perdere una goccia del suo sapore interno. Ho infine portato alla bocca il bao.
Là è esploso, rilasciando finalmente il suo gusto formidabile. C’erano cinque bao nel cestello davanti a me, ma ognuno è stato sorprendente come il primo. Avrei potuto ritenermi soddisfatta solo con questo piatto, ma è stato solo il primo di una lunga cena. Laksa, ovvero un piatto di noodles piccanti – riso al pollo – un brodo caldo servito con riso e pollo bollito o cotto al vapore, e altri classici della cucina di Singapore rivisitati con gusto francese. Portata dopo portata, ho dovuto sopprimere l’istinto di tirare fuori dalla borsa la mia macchina fotografica e immortalare i piatti da ogni angolazione.
Lo Chef Justin Quek, nato a Singapore, è cresciuto professionalmente in Francia a “Le Centenaire” ed è stato Executive Chef presso l’Ambasciata Francese. Ha lanciato diversi ristoranti a Shangai, tra cui La Plantane, Villa du Lac e Fountain.
A Sky on 57 ha saputo sviluppare un moderno mix di cucine, che potremmo definire “Franco Asiatico”. La sua bravura nell’utilizzare tecniche francesi o europee per ottenere sapori legati alla tradizione culinaria di Singpore dimostra quanto possa funzionare una preparazione e un background eterogeneo e aperto a diverse esperienze.
I sapori che questo Chef sa combinare, uniti alla vista mozzafiato dello skyline della città che si può godere dalla posizione sul tetto del Marina Bay Sands rendono lo Sky on 57 il posto numero uno in cui mangiare a Singapore.