E’ lunedì, quindi è tempo di un piatto di pasta realizzato con gli amici di Rummo.
Di Manuela Conti

Semplicissimi in una aglio, olio e peperoncino, determinanti in una serata tra amici, vestiti di un fresco pomodoro e basilico, per la felicità dei bambini, o con un astice in bellavista, per conquistare anche i cuori più duri, gli spaghetti non hanno bisogno nè di presentazioni, nè tantomeno di spiegazioni.
Dì spaghetti e hai detto tutto.

Simbolo indiscusso dell’italianità nel mondo, divaricano sorrisi ed evocano immagini di lunghe tavolate e pranzi chiassosi in famiglia. Gli spaghetti, più che una pasta, sono il lasciapassare per la felicità.
Riescono persino ad animare articolate discussioni sull’importanza del formato: spaghetto versus spaghettino. Chi ama incondizionatamente il primo, chi predilige il secondo, per la finezza della sua anima.
Io personalmente sono uno spaghetto, caratterialmente il diminutivo -ino non mi si addice, amo tuffarmi in un sugo di mare, sempre che non abbia inciampato prima in un perfetto ragù alla bolognese.
Dovendo scegliere tra le innumerevoli possibilità, quello che davvero conta è ancora una volta lei, la qualità della pasta.
Di spaghetti scotti e appiccicaticci non so davvero che farmene!
Spaghetti n.3 e profumi mediterranei, questo è il mio lasciapassare.

- 360 g spaghetti
- 3 gallinelle di mare
- 120 g pomodori confit*
- 100 g olive nere taggiasche denocciolate
- aneto
- 2 spicchi d’aglio
- olio extravergine
- sale
- Sfilettate le gallinelle, tenete da parte le teste per un eventuale brodetto di pesce. Tagliate i filetti longitudinalmente e fateli in piccoli pezzi, verificando di aver eliminato tutte le spine.
- Fate soffriggere nell’olio l’aglio intero schiacciato e l’aneto tritato. Calate il pesce e, dopo averlo fatto colorire, aggiungete le olive sgocciolate e i pomodorini, aggiustate di sale.
- Calate gli spaghetti che avrete fatto bollire in abbondante acqua salata.
- Amalgamate con un paio di cucchiaio di acqua di cottura e spegnete.
*I pomodorini confit sono dei pomodorini caramellati preparati cospargendoli di zucchero, sale, pepe, olio e aromi (timo, origano e aglio) e cotti a lungo in forno basso (100/125°C), finchè non appassiscono senza però seccare. Possono essere consumati subito o conservati in vaso sott’olio per diversi mesi.