Ivan De Chiara ci presenta la Rubrica che tratterà della sua più grande passione: gli Sparkling Wine. Parlerà di tutte le emozioni che possono nascere da una bolla di CO^2.
Di Ivan De Chiara

La mia passione per il vino è nata quando ero già maggiorenne, ma quella per lo Champagne molto prima. Mi emozionavo sempre quando il più grande sommelier mai esistito, James Bond, ordinava mitiche bottiglie di Dom P. come fosse acqua gassata. Che classe, che charme!
Lo Champagne mi ha sempre intrigato come nessun altro vino. Poi col tempo ho potuto apprezzare anche altre interpretazioni del metodo Classico: Franciacorta, Trentodoc, Oltrepò Pavese metodo classico ecc… Mai come oggi c’è da divertirsi con il mondo delle bolle. Questa tipologia di vini ha enormi vantaggi rispetto ad altri: grandissima versatilità a tavola, titolo alcolometrico raramente eccessivo e un’eleganza intrinseca che li rendono semplicemente irresistibili e adatti a qualsiasi occasione. Inoltre non sono da meno gli aspetti psicologici: Le bollicine sono sinonimo di festeggiamenti, ci rimandano alla Belle Epoque, alle vittorie dei campioni, alle inaugurazioni..sono socievoli e portatrici di una gioia che dobbiamo condividere con qualcuno.
Questa rubrica non vuole (o almeno non vorrebbe) essere nè un trattato di tecnica della degustazione nè uno spazio dove toccare tematiche polemiche. Qui parleremo di bevute, di incontri e di risate che non abbiamo minimamente voglia di far aspettare.
“Bevo Champagne quando sono felice, e quando sono triste. A volte lo bevo quando sono sola. Ma quando sono in compagnia lo considero indispensabile. Mi ci diverto quando non ho fame, e lo bevo quando ne ho. Altrimento non lo tocco – a meno che non abbia sete”
Mme. Lily Bollinger