Carlotta ci offre un sorso di Salento nel parlarci del Torre Testa delle Tenute Rubino.
Di Carlotta Invrea

Il Susumaniello è il terzo vitigno autoctono del Salento e, più precisamente, dell’agro brindisino. Nella tradizione viticola di questo territorio veniva impiantato insieme al Negroamaro e alla Malvasia nera. Richiede un tipo di terreno sabbioso, una fermentazione alcolica e malolattica in serbatoi d’acciaio ed un affinamento in bottiglia.
A metà degli anni 80, a Brindisi, la famiglia Rubino inizia a costruire l’attuale azienda agricola Tenute Rubino diventata oggi la base produttiva di ottimi vini tra cui il Susumaniello. Il progetto imprenditoriale è centrato sulla produzione di vini di qualità nel territorio del Salento, particolarmente adatto alla coltivazione della vite.
Il Torre Testa di Tenute Rubino, Susumaniello in purezza, è un vino esemplare: complessità ed eleganza trovano una sintesi perfetta.
Vino limpido di un rosso rubino con riflessi violacei.
Il profumo è caratterizzato da un bouquet complesso, con sentori vinosi e di frutta rossa (prugna, amarena e mora) senza farsi mancare note speziate di pepe e vaniglia.
Il sapore è secco, caldo e morbido, sapido e abbastanza fresco. Intenso e persistente.
Esaltato se abbinato a primi piatti saporiti, di cui la cucina pugliese è ricca, e carni rosse, selvaggina e formaggi di media stagionatura.