Una giornata speciale alla scoperta dell’incantevole Valpolicella e del vino rosso Amarone in compagnia delle Tenute Salvaterra.
Scritto da Isa Scuderi
La vocazione per il vino nasce dall’amore per la terra; un valore aggiunto impreziosito a maggior ragione dal luogo in cui la vigna sorge.Valpolicella è da secoli terra di vini rossi e uno dei protagonisti più affermati è da sempre l’Amarone: passione profonda che si traduce in un vero e proprio patrimonio. Un territorio che eccelle e riconosciuto in tutto il mondo, fatto di panorami suggestivi, colline e vigneti, piccoli paesi arroccati, ville e chiesette adagiate nella campagna che riposa.
Ci troviamo a San Pietro di Cariano in una delle cantine più straordinarie del luogo, le cantine Salvaterra. Cariano è ricca di testimonianze d’età romana e proprio con i Romani si hanno le prime testimonianze di produzione vinicola. È risaputo che ad Augusto piaceva molto il vino Recioto un passito dolce, da quale oggi seppure involontariamente l’Amarone ha origine.
Il motivo primario perché oggi vi parlo di questo vino senza tempo è il superbo tour di conoscenza e degustazione organizzato dalle Tenute Salvaterra situata nella Valpolicella più classica. Questa occasione nasce dall’esigenza di comunicare al meglio le sue identità più pregiate, e dove se non direttamente dalle sue tenute. Saranno dunque “Amarone in Villa” ed “Anteprima Amarone” gli appuntamenti di spicco dove la cantina di San Pietro in Cariano porterà il suo Amarone della Valpolicella Doc Classico Riserva Cave di Prun 2007 ed Amarone della Valpolicella Doc Classico 2008 , gioielli che ci danno la gioia in un sorso.
Una giornata dedicata al profumo indelebile del mosto trasformato in vino, ovvero una gita intorno alla realtà che rappresenta la cantina e le sue Tenute. Si tratta di un’area ampia che comprende cinque sfavillanti tenute in Valpolicella, tra cui la storica Villa Giona cornice di un giardino che si abbandona attorno ai suoi grandi cipressi; i possedimenti di Valeggio sul Mincio sulle colline tra il Lago di Garda ed i Colli Morenici; i vigneti di glera e pinot grigio, sotto l’accurata proprietà dei fratelli Furia e di un gruppo di imprenditori capaci di valorizzare l’unicità della Valpolicella e oltre.
Villa Giona è la sede della tenuta dove ci troviamo; il percorso si svela fra le vigne e le bottaie di affinamento fino al raggiungimento delle cantine, un contatto diretto sul campo. Si parla di uve Corvina, Corvinone e Rondinella, la produzione spazia dal Valpolicella Classico doc al Valpolicella Classico Ripasso, dal Lazzarone che sempre Valpolicella, all’Amarone Classico e all’Amarone Classico Doc Riserva Cave di Brun. Tra i vini della SalvaTerra ci sarebbero da citare anche Pinot Grigio e Prosecco. Un giudizio sui vini? Illustri! L’analisi del nettare? Da meditazione! L’Amarone Classico 2009 ha una grande personalità, di struttura complessa ma, trasmette eleganza e profondità al palato. Potente come di diritto, le note di ciliegia e ribes nero caratterizzano la sua complessità. Il vitigno è Corvina veronese, Rondinella, Molinara, grado alcolico 14.5%. Valpolicella Classico Ripasso della Valpolicella classico 2013, vitigni Corvina 65%, Corvinone 10%, Rondinella 20%, altre varietà del territorio 5% , è un vino corpulento che esprime la sua maggior dote invecchiando, speziato di frutti rossi in bocca arriva profondo.
Pinot Grigio Corte Giona 2014 è un vino che esprime grazia e mineralità, ha un bel colore giallo paglierino, fresco ed acido al contempo, ma un paio d’anni in più gli daranno il giusto equilibro. Prosecco DOC Corte Giona, vitigni: Glera 95%, Pinot Grigio 5%, il bouquette floreale spazia all’olfatto, fruttato e morbido, con note di frutta gialla, in bocca persistente a lungo.
L’arte del vino parte da uno degli intenti più nobili, una bellezza concreta che non sfiorisce nel tempo ma, anzi, si arricchisce. L’incontro con la Tenuta Salvaterra ci ha concesso di coglierne la complessità e le radici del territorio, che si traducono il un appassionato e meticoloso lavoro per la vita dalle vigne e la tradizione della vendemmia, fino ad arrivare a quel desiderato e prezioso bicchiere di vino.
Grazie alla famiglia Furia di Cantine Salvaterra.