The Food Stylist Diary – Oltre il lato oscuro

Barbara Torresan va oltre il lato oscuro di cui ci aveva parlato nel primo articolo di “The Food Stylist Diary” … Ci parla di props, e non solo …
Di Barbara Torresan

Nella prima “puntata” vi ho raccontato, a grandi linee, del lato oscuro di questo lavoro. Un giorno approfondiremo, ma ci tengo a dirvi che non esiste solo quello, anzi, ci sono dei momenti davvero gratificanti. Recentemente mi sono trasferita per un paio di giorni in un posto che amo moltissimo,  in un angolo della Toscana che mi fa sentire “ispirata” e con il giusto estro creativo.

Estro che ogni tanto va alle cozze, letteralmente…

Andare in trasferta a fotografare, a preparare un corso, a lavorare anche più del solito, ti regala un piacere e una soddisfazione ineguagliabile. Se poi vai tra amici, beh….. ti si illumina la giornata.

Ma non voglio perdere il filo: dicevo che sono andata in trasferta e che in questo luogo la creatività arriva naturalmente, sarà l’aria, sarà la compagnia, sarà che non devo portarmi neppure una props….. non vi ho detto cosa sono?!

Props: tutto ciò che viene utlizzato per creare dei set fotografici, nel nostro caso sono piatti, bicchieri, posate, tovaglie, accessori etc. Le props hanno un’importanza fondamentale in questo lavoro. Devono essere in sintonia con il “mood” del servizio fotografico, devono essere TANTI, esageratamente tanti, perché hai più scelta e, più scelta hai, più le combinazioni fotografiche, i set, vengono originali.

Le props sono anche il motivo del mio accatastare indumenti in angoli esigui lasciando i miei armadi a cataste di stoviglie di ogni genere. Vedi prova fotografica.

E’ che se ci lasci il maglione, insieme al coltello d’antan, rischi di accoltellarti mentre te lo infili….. è una combinazione poco salutare.

Cmq, se vai in una “location” dove non devi portarti le suddette props, il mondo ti sorride. La foodstylist ringrazia e gongola al pensiero degli armadi antichi di Francesca, carichi di porcellane inglesi (originali, mica fuffa!), delle posate della mamma e della nonna, dei tessuti grezzi e altrettanto eleganti, dei cestini e oggetti e bicchieri per ogni foggia. New entry, direttamente dalla Francia un pianoforte meraviglioso e delle ciotole di legni vari (tra cui l’agrifoglio) che noi ci sogniamo… ma voi sapevate che con il legno di agrifoglio di possono fare delle suppellettili? Io no.

Ecco, lavorare in questo modo è gratificante, tant’è che le idee salgono come la marea, talmente rapide che finisci per dovertele scrivere tutte, altrimenti poi le perdi per strada!

Ve le ricordate le figurine di LOVE IS?

Andavano di moda quando io ero alle medie, circa una….. troppimilaannifa!

Parafrasandoli: FOODSTYLIST E’….. lei che a colazione dispone il grappolo d’uva secondo la luce migliore . FOODSTYLIST E’: un filino malata J

Oggi il diario mi vede rilassata, si nota? Giusto come nota tecnica, scrivo questo pezzo mentre sono in viaggio, “l’autista” guida e io scrivo e scrivo e scrivo….. Vediamo come andrà la prossima, nel frattempo,  vado a cercare dei Sali particolari per delle foto su commissione, poi ve la racconto. A presto!

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