Torrone a Barcellona, anzi turrón: sono tre le turronerias che spiccano. Casa Colomina, Vicens, Sirvent. Laura ce le racconta.
Di Laura Torre
Dici torrone – anzi, turrón – e pensi subito al Natale. Almeno in Spagna. Barcellona compresa. Perché questo dolce, duro o morbido che sia, è tipico della tradizione natalizia spagnola e anche catalana.
Nella città di Gaudì, saltano all’occhio tre turronerias – non semplici pasticcerie, ma proprio negozi specializzati nella preparazione di torroni -, due nella zona del Barri Gòtic, una nel quartiere di Sant Antoni. E le loro delizie meritano di esser raccontate.
In carrer de la Portaferrissa, al numero 8, in pieno quartiere Barri Gòtic e a due passi dalla Rambla, troviamo uno dei negozi di Casa Colomina, turronería – ma non solo – di Jijona, cittadina della Comunità Valenciana vicino ad Alicante.


Nata nel 1908, Casa Colomina produce da più di cent’anni dolci prodotti artigianali, dove i torroni sono a farla da padrone. La famiglia Colomina, infatti, è di antica tradizione turronera: i suoi antenati producevano torroni tutto l’anno, proprio a Jijona, e solo in prossimità delle feste natalizie si recavano a Barcellona per venderli.
Oggi, la produzione è ancora a Jijona e la famiglia Colomina non ha smesso di far viaggiare i suoi prodotti, non solo per farli arrivare nei negozi di Barcellona, ma anche per le sue spedizioni in tutto il mondo.

Il negozietto di Portaferrissa è piccolo e raccolto, stretto ma accogliente, dove sulla sinistra c’è un lungo bancone, ricolmo di ogni tipo di bontà. E alle sue spalle e sul lato destro del negozio… ci sono ancora dolcezze a tutto torrone.

Ma come sono questi turrones morbidi e croccanti di Casa Colomina? La varietà non è da poco – e la si può acquistare sia in confezioni già pronte che al taglio – : troviamo il torrone di Alicante – tradizionale, con la mezcla (mescolanza) originale dei tre ingredienti base (mandorle, miele, zucchero); quello di marzapane, con o senza frutta – preparato con una semplice mezcla di mandorle e zucchero, con in più limone e cannella nella pasta di marzapane e con frutta candita ottenuta da una selezione della frutta migliore; il turrón di Jijona – granulato, dove si sentono bene i piccoli pezzetti di mandorle.

E ancora, quello al cocco – sempre con la base di mandorle -, quello di Guirlache – con finissime mandorle e puro caramello – e il particolare torrón de Nata Nueces – marzapane combinato con latte e noci.

Noi – la sottoscritta e il solito fidato accompagnatore – abbiamo provato due di questi torroni Colomina, quello alla crema e quello al cioccolato. Il primo, a base di uovo e latte, si presenta molto morbido, con una consistenza che ricorda quella della pasta di mandorle. Il sapore, dolce, è caratterizzato da una punta di gusto caramellato, dato dallo zucchero tostato che ricopre con un velo tutto il torrone.
Quello al cioccolato, al contrario, si presenta croccante e compatto, guarnito da mandorle intere. Ed il risultato è di qualità e di bontà anche in questo caso, seppur secondo una versione turronera più classica.

Se poi i torroni non vi bastassero, Casa Colomina propone anche altri dolci, sempre ovviamente in chiave artigianale: dai Polvorones Artesanos – biscottini a base di mandorla e cannella – al Pan de Cadiz – marzapane ripieno di frutta candita, dulce de batata (gelatina dolce realizzata con le patate americane) e tuorlo d’uovo con zucchero, dove gli ingredienti sono disposti in strati l’uno sopra l’altro – passando, per esempio, dalle Tortas Imperiales – una varietà del torrone di Alicante confezionato in forma rotonda, dove le mandorle sono intere, ricoperte di miele e avvolte in un’ostia sottile.

Poco distante da Portaferrissa, in carrer de Petritxol, ecco un altro negozio a tutto torrone, Vicens. Antica casa turronera sin dal 1775, Vicens è presente a Barcellona – ma non solo – con più di un punto vendita.
Sede di questa casa dolciaria è Agramunt, comune catalano nell’interno della regione. Qui, da più di 200 anni – esattamente dal 1741, come testimoniato da documenti appartenenti a delle famiglie nobili della cittadina – esiste una tradizione dolciaria specifica per il torrone, tradizione che coi secoli ha poi ottenuto fama grazie anche alla curiosità degli artigiani turroneri stessi, che andavano a conoscere le fiere e mercati di altre città.

Ad oggi, Vicens è ancora una di queste produzioni artigianali, dove la tradizione rimane viva proprio negli ingredienti scelti ed utilizzati e con il processo di produzione, tanto che i suoi torroni hanno la Denominación Genérica de Calidad (Denominazione Generica di Qualità) e la Indicación Geográfica Protegida (Indicazione Geografica Protetta).
Particolare, poi, è anche la loro confezione: sottovuoto, con il torrone riposto sopra una tavoletta di legno – o, a volte, di cartone – , il tutto per facilitarne il taglio ed anche il trasporto.

La varietà dei torroni Vicens è davvero ampia. Prodotti ancora oggi secondo la ricetta originale del 1775, trasmessa di generazione in generazione, questi turrones sono frutto – a seconda delle diverse varietà – di una mezcla di nocciole o mandorle con miele, zucchero, albume e ostia. Il tutto, oggi con un tocco di innovazione, nella combinazione degli ingredienti come nella presentazione dei prodotti.
Sbirciando nel negozio – anche questo piccolo, ma ripieno di torroni in ogni dove, tra tavoli e scaffali a muro -, troviamo i classici torroni morbidi e quelli duri. I primi, a base di mandorla – con la versione particolare crujiente (croccante) in diverse modalità, tra cioccolato bianco, cioccolato bitter, cioccolato e pistacchio; i secondi, sempre con la mandorla come protagonista, in altrettante diverse modalità – tra quella Mandorla Marcona dos Obleas (con 2 strati di ostia), quella con pistacchio e limone, quella di mandorla con sesamo.

E che dire poi delle altre varianti – a loro volta con ulteriori sotto-varianti – come i torroni al cocco, quelli di Guirlache – questi ultimi secondo una ricetta di origine addirittura medievale, preparati con la frutta secca di alta qualità bagnata nel miele -, quelli di marzapane – ripieni di frutta candita, frutta secca o cioccolato? O di quelli al tuorlo d’uovo, una particolarità della casa, anzi la sua specialità, in versioni con frutta, con il brownie o persino alla cannella?

Se ancora non vi bastasse, Vicens propone poi due gamme ulteriormente particolari di torroni: quelli Exellence, selezionati dal Maestro Turronero, presentati in eleganti scatole rettangolari e preparati con ingredienti selezionati – tra di loro, spicca quello al sale. E quelli, altrettanto ricercati, preparati insieme al cuoco Albert Adrià, fratello del famoso chef Ferran Adrià, nonché anche lui cuoco di qualità. Un mix di alta gastronomia e antica tradizione turronera, che ha dato vita a prodotti come il turrón Piña Colada.

Cosa abbiamo provato tra tutti queste varianti di turrón Vicens? Per cominciare, uno blando classico. Molto più che semplicemente morbido: un torrone poroso, dove la morbidezza dell’impasto si mescola con la croccantezza delicata di qualche pezzettino di mandorla spezzettata. E con un sapore dolce, ma non troppo.
Non contenti, abbiamo poi voluto provare anche una versione di torrone al cocco, quello col cioccolato. Semplicemente… delizioso. Ottimo anche questo per la sua consistenza, dove ad ogni morso si distinguono pezzettini del frutto tropicale. E per il sapore, dove il cioccolato si sposa ottimamente con quello del cocco, accompagnandolo e non sovrastandolo.
E non è finita qui. La casa dolciaria propone anche dei prodotti speciali, ancora in tema torrone, ma non solo: ecco la crema di torrone – semplice o al cioccolato -, tavolette di cioccolato – al latte, bianco, alla vaniglia -, eleganti barattoli di vetro con frutta secca – tra mandorle caramellate, nocciole e noci.

Spostandoci infine verso la parte Ovest della città, nel barrio di Sant Antoni, in carrer del Parlament troviamo Sirvent, turronería – ma anche horchatería (“orzateria”, luogo in cui si prepara la bevanda orzata) – dall’inizio del ’900.

Come Casa Colomina, anche Sirvent ha le sue origini a Jijona. E’ di qui infatti D. Tomás Sirvent Planelles, turronero che nel 1920 si trasferisce a Barcellona; è però nel 1943, grazie al figlio D. Tomás Sirvent Plá, che la turronería si trasferisce nella sua attuale sede, dando così vita ad un un capitolo nuovo in cui Sirvent inizia a diversificarsi e a produrre non solo torroni, ma anche le sue famose orzate, i suoi gelati, i suoi granizados (gremolate).
Ad oggi, Sirvent ha più di un suo punto vendita a Barcellona, ma la produzione artigianale dei torroni avviene sempre a Jijona, con la possibilità di esser poi spediti in tutto il mondo.

La sede in Parlament si presenta come un negozio piuttosto grande, che – a differenza del periodo estivo, dove a dominare sono decisamente l’horchata e gli altri prodotti freschi – si presenta “a tutto torrone”. Dove il bancone subito all’entrata, sul lato sinistro, è ripieno di tutte le varietà di questo dolce, così come le vetrine che danno sulla strada.


Ma cosa c’è di speciale in questi turrones Sirvent? Gli ingredienti base sono mandorle di qualità marcona selezionate e miele di rosmarino e il tutto è preparato secondo ricette tramandate di generazione in generazione.
Anche qui, i torroni sono di diversi tipi – e molti vendibili anche al taglio -: ecco che troviamo il Jijona, fino o granulado – a base di mandorle tostate, miele e albume -, il Guirlache – a base di mandorle con la buccia tostata, miele e ostia, il tutto per un risultato finale piuttosto caramellato – o il Turronico – come il Guirlache, ma con in più il sesamo.

Quale di questi torroni di casa Sirvent abbiamo voluto provare? Indecisi tra i tanti che si sono presentati ai nostri occhi, alla fine ci siamo fatti incuriosire dal turrón Alicante, nelle versione di piccoli dischetti, ciascuno ricoperto da due ostie. Un torrone croccante, dove le mandorle sono tostate e il sapore è dolce, ma non stucchevole, deciso, ma non eccessivo.

Sbirciando poi tra le altre dolcezze, sempre della tradizione natalizia, troviamo anche qui il marzapane – alla frutta, alle noci -, il Pan de Cadiz, la yema tostada (una specie di torrone morbido, a base di mandorle, tuorlo d’uovo e zucchero), il cioccolato alla mandorla. E, anche qui, è possibile trovare una crema di torrone, la crema de Jijona, creata – appunto – con gli ingredienti del torrone di Jijona.
